Capitale Italiana della Cultura 2021: Catania candidata

Catania è ufficialmente candidata a Capitale Italiana della Cultura per l’anno a venire: il 2021. La cittadina si è attestata come possibile scelta fra le 44 proposte tricolori in virtù della sua capacità di garantire un apporto valoriale di innegabile utilità al nostro Paese. A renderlo noto è il Mibact allo scopo di segnalare il…

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Catania è ufficialmente candidata a Capitale Italiana della Cultura per l’anno a venire: il 2021. La cittadina si è attestata come possibile scelta fra le 44 proposte tricolori in virtù della sua capacità di garantire un apporto valoriale di innegabile utilità al nostro Paese. A renderlo noto è il Mibact allo scopo di segnalare il limite ultimo per la presentazione dei dossier che sanciscono le effettive candidature.
Il 2 Marzo si potrà contare sulla presentazione ufficiale delle città in gara, così da analizzarne gli aspetti originali, inediti e più interessanti. La Sicilia, effettivamente, è un patrimonio che nel tempo sta riconoscendo il valore che effettivamente merita di attribuirsi: in corsa per l’ottenimento del titolo sono anche Modica, Palma di Montechiaro, Scicli e Trapani.
Un risultato importante per una regione che può contare su alcune bellezze paesaggistiche, culturali e artistiche sapientemente miscelate alla convivialità di una popolazione conosciuta in tutto il mondo per la sua gentilezza, allegria e per la tradizione culinaria tutta da gustare.

Catania Capitale Italiana della Cultura 2021: ecco cosa sapere sulla candidata a titolo

Catania è una cittadina in costante mutamento: il retaggio del passato storico si attesta nelle produzioni settecentesche e ottocentesche, periodo nel quale la cultura Catanese inizia a assumere i connotati di un punto di riferimento per il panorama nazionale ed internazionale.Ad oggi, a seguito delle difficoltà sociali di un tessuto urbano sempre più complesso e diversificato, ripartire dai punti di forza del passato è sicuramente il modo migliore per valorizzare e tramandare una storia che troppo spesso viene dimenticata, anche dai catanesi stessi. In attesa delle presentazioni ufficiali del 2 Marzo, dunque, si avrà modo di conoscere più da vicino e bellezze di una destinazione che dovrà presentare il dossier per la sua candidatura.
Qualora dovesse passare allo step successivo, inoltre, la cittadina siciliana avrà modo di essere selezionata in un gruppo di 10 progetti in gara, fra cui scegliere quello vincente a seguito di un’audizione. 7 esperti di fama mondiale e un milione di euro per la città selezionata: ecco le condizioni con cui Catania potrà salire sul podio per ottenere l’importante riconoscimento durante tutto l’anno.

Catania: le bellezze di una città tutta da scoprire

VILLA BELLINI

Dalla Cattedrale di Sant’Agata al Giardino Bellini, passando per le strade ricche di storia e di personaggi illustri che scelsero di vivere e operare proprio nel catanese. La nostra destinazione ha dato i natali a grandi scrittori, filosofi, pensatori e architetti, senza dimenticare l’apporto di innegabile valore destinato al mondo del teatro, del cinema e della cultura in genere.
Un calderone di spunti di riflessione: la società siciliana trova uno specchio in cui riflettere il meglio delle sue creazioni e delle sue menti. Vincenzo Bellini e Giovanni Verga, passando per Luigi Capuana, Ettore Maiorana e Vitaliano Brancati. Di Catania, era anche il Cardinale Dusmet – venerato dalla popolazione come un Santo, anche se ancora non nominato come tale – e Giovanni Pacini. Un connubio di influenze che rendono Catania una patria della cultura meridionale di innegabile importanza: in attesa delle nomination del prossimo Marzo, non possiamo che rispolverare i grandi nomi del nostro passato.
La valorizzazione della cultura, dopotutto, passa proprio attraverso il riconoscimento dei prodotti dell’ingegno umano. Non solo Catania merita di concorrere per il titolo, ma può davvero fare la differenza in onore delle creazioni settecentesche e ottocentesche che portarono in alto il nome della cittadina in tutta Italia. Un punto di partenza da cui riconoscere le potenzialità – spesso non dovutamente riconosciute – di una destinazione in cui la voglia di guardare al futuro riesce sempre a rivalutare il passato, migliorandolo.
Pippo Fava

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