Ed ecco, finita la Pasqua, siamo tutti sulla bilancia a guardare con terrore il display, nonostante le restrizioni imposte dal Covid, da soli o con i nostri conviventi, abbiamo cercato di esorcizzare il periodo imbandendo al meglio le nostre tavole. Non solo, noi italiani abbiamo scoperto il piacere di cucinare, il web abbonda di tutorial che ci invitano a seguire ricette e prima o poi ognuno di noi prova a cimentarsi.
Ecco allora che le quantità di cibo nei nostri piatti aumenta e aumentano i condimenti, le fritture, gli insaccati, i dolci con gli zuccheri e le farine raffinate e infine uno o più bicchieri di alcolici il tutto accompagnato da una spiccata sedentarietà.
A parte la sentenza della bilancia è anche vero che spesso il nostro corpo ci dice che abbiamo esagerato, il senso di pesantezza, la sensazione di non aver digerito è dietro l’angolo.
L’organo che risente maggiormente di questa situazione è il fegato, deputato a detossificare il corpo soprattutto per quanto riguarda l’alcool, i grassi e anche le medicine.
Il carciofo: rimedio naturale
No, non dobbiamo ricorrere, se non è necessario, alle medicine, possiamo disintossicarci con alcuni rimedi naturali.
Uno di questi è il carciofo (Cynara scolymus), facile da reperire perché coltivato soprattutto nel Mediterraneo e molto diffuso in Italia.
Lo troviamo in qualsiasi fruttivendolo o venduto dagli ambulanti in grandi fasci nelle nostre piazze e negli angoli delle strade.
Sappiamo anche cucinarlo in svariati e fantasiosi modi.
Nelle nostre zone abbiamo anche un’eccellenza, il carciofo di Ramacca, prelibato e salutare si trova, in questo periodo, in fasci a buon mercato data l’abbondanza della produzione.
La parte del carciofo che viene utilizzata per le pietanze è praticamente il bocciolo del suo fiore e quello che noi mangiamo, non è altro che il petalo, scientificamente chiamato brattea.
Non vediamo il fiore perché il bocciolo viene raccolto prima che fiorisca altrimenti le foglie diverranno dure e “il fieno” , cioè la peluria interna, più fitto e consistente.
Il carciofo: proprietà e benefici
I carciofi posseggono numerose e importanti caratteristiche nutrizionali tanto che, i loro principi attivi vengono utilizzati anche a scopi farmacologici. Come la maggior parte degli ortaggi, i carciofi sono costituiti principalmente da acqua e fibre vegetali e contengono una buona quantità di proteine e una limitata quantità di carboidrati,perciò abbassano l’indice glicemico, inoltre sono ricchi di sali minerali, tra i quali troviamo sodio, potassio, fosforo e calcio, vitamina C , vitamine del gruppo B e vitamina K, ritenuta utile nella prevenzione dell’osteoporosi..
Buona anche la quantità di ferro, rame, betacarotene e luteina, utile per proteggere la vista.
I carciofi vengono considerati alimenti curativi grazie anche ai loro flavonoidi, tra cui spicca la Rutina, ma l’attività farmacologica è svolta anche dalla cinarina e i derivati dell’acido caffeico che donano effetti antiossidanti utili a mantenere più giovani le nostre cellule, la nostra pelle e in generale tutto il corpo aiutandoci a vivere meglio e più a lungo.
Aiutano anche la produzione di bile e la sua fluidificazione, in questo modo vengono eliminati più facilmente trigliceridi e colesterolo.
L’effetto generale è una migliore digestione e soprattutto detossificazione.
Come sfruttare a pieno le sue proprietà
Possiamo usare il carciofo come sappiamo fare nelle nostre cucine, naturalmente, ma, se vogliamo che i carciofi sprigionino le loro proprietà nutrizionali, ricordiamoci che i condimenti non devono essere eccessivi, né troppo ricchi di grassi.
Le sue foglie, essiccate, possono essere usate per ottenere una infuso disintossicante ma attenzione a seguire le regole che ci fornirà l’esperto perché bisogna considerare i casi di allergie e tener presente che, in gravidanza, alcuni rimedi non sono consigliati.
Quando prendere la tisana? Preferibilmente dopo un pasto pesante, è veramente un toccasana.
Si possono usare anche le foglie fresche, occorre adoperarne una piccola quantità e scegliere le più piccole e tenere.
Se, anziché spegnere il fuoco e lasciare in infusione, facciamo bollire foglie e, se vogliamo, anche fusticini per un’ora in un litro di acqua, otteniamo un decotto.
Anche in questo caso, queste indicazioni generali devono essere validate da un esperto e, per le prime volte, si consiglia di provare in piccole dosi per accertare eventuali casi di allergia o intolleranze.
Se il sapore amaro che il carciofo rilascia non è gradito possiamo aggiungere altri aromi scegliendo tra quelli che possono darci altri benefici, così possiamo scegliere i semi di finocchio che ci aiutano ad avere la pancia meno gonfia oppure lo zenzero fresco che è un ottimo antinfiammatorio, oppure il limone che ha un’azione anticellulite.
Se avete l’imbarazzo della scelta potete utilizzare tutti gli aromi, in piccole dosi, nella stessa tisana.
Ancora, se preferite addolcirla è meglio aggiungere del miele anziché lo zucchero, e alla fine ricordiamoci che le tisane rappresentano un momento che è intensamente legato al relax, al nostro benessere psico-fisico e dunque allora: buona vita con il carciofo!
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