Catania sommersa dai rifiuti. Dopo l’allerta meteo la cittadina etnea si è scoperta non solo invasa dall’acqua, ma ben peggio dai rifiuti. Discariche a cielo aperto che si sono susseguite a distanza regolare, che appestano l’aria e aiutano il proliferare dei ratti e degli insetti. Una situazione di degrado incredibile, che non lascia spiraglio a nessuna riflessione moderata: bisogna invertire la marcia. Già immaginiamo cosa avrebbe detto la giornalista Selvaggia Lucarelli, già in passato all’opera per le polemiche riguardando l’incuria della spazzatura.
Moltissimi i disagi per gli abitanti. Possiamo solo immaginare cosa avranno pensato i – fortunatamente pochi, data la bassa stagione – turisti che hanno dovuto osservare, oltre al profilo dell’Etna, quello delle innumerevoli montagne di rifiuti che si sono accumulati in questi giorni ai bordi delle strade e che sono stati rimossi solo nel corso del weekend.
Catania rifiuti e sporcizia: le parole dei sindacati
Durissime le parole espresse da Cgil, Cisl e Uil tramite rispettivi segretari generali, i quali hanno ripreso le istituzioni per attivarsi tempestivamente con soluzioni straordinarie che prevedono eventualmente lo spostamento dei rifiuti, anche fuori dai confini siciliani.
«L’emergenza rifiuti a Catania ha oramai oltrepassato il livello di guardia: lo scenario di crisi è stato amplificato anche dalle piogge eccezionali e dalle vicissitudini delle discariche. Per ovvi motivi di salute pubblica, soprattutto in fase di contagio Covid ancora attivo, è impensabile continuare ad applicare le vecchie soluzioni.»
La nota continua scrivendo che i sindacati «sono consapevoli della difficoltà oggettiva che l’amministrazione comunale sta incontrando in queste settimane. Ma la sensazione oramai diffusa è che l’intera città, in particolare le aree popolate da alloggi pubblici, sia fuori controllo. Gli accumuli di spazzatura sono di quantità molto al di là delle emergenze ordinarie, sono indecorosi alla vista e all’olfatto e produrranno di certo effetti devastanti, sebbene non ancora visibili.»
Il comune al lavoro per la differenziata
In tutto ciò, l’amministrazione guidata dal sindaco Salvo Pogliese lavora per poter portare anche a Catania la differenziata porta a porta. La scorsa settimana si è tenuta una riunione operativa che ha visto la partecipazione, oltre che del sindaco, del prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, dell’assessore regionale Energia e Rifiuti Daniela Baglieri presente con il capo della segreteria tecnica Gianluca Arnone, dell’assessore comunale all’ambiente Fabio Cantarella con il direttore Stefano Sorbino e il responsabile operativo Salvo Fiscella, dell’assessore alle politiche comunitarie Sergio Parisi, del Direttore del dipartimento regionale Energia e Rifiuti Calogero Foti, del segretario generale del Comune di Catania Rossana Manno, del presidente della Srr area Metropolitana di Catania Francesco Laudani con il direttore tecnico Carmelo Caruso, del direttore Arpa di Catania Gaetano Valastro con la dirigente Brigida Finocchiaro, del dirigente sanitario dell’Asp Rosario Giannone, del commissario della gestione straordinaria della discarica di Lentini Lino Castorina con il direttore della struttura Marco Morabito, del capo di gabinetto del sindaco Giuseppe Ferraro, del capo di gabinetto della Prefettura etnea Giuseppa Maria Spampinato e Giuseppe Pollicino del gabinetto del presidente della Regione.
Oggetto della riunione è stata la rimodulazione dei flussi di trasporta volta allo smaltimento dei rifiuti che ancora oggi affliggono la città, in modo da poter finalmente aprire la strada alla raccolta differenziata a Catania. La differenziata dovrebbe partire nel corso di questa settimana.
Catania rifiuti e differenziata: le parole del sindaco Pogliese
Decise le parole del sindaco Pogliese, che si è mostrato risoluto e fiducioso verso un esito positivo del tutto: « Un punto di sintesi con assunzioni comuni di responsabilità, che ci consente di ripartire, un obiettivo raggiunto per cui ringrazio tutti i protagonisti. La città di Catania non può oltremodo pagare responsabilità di capitolati d’appalto risalenti al 2016, fino a oggi vigenti, con appena il 15% del sistema di raccolta differenziata rivolta ai cittadini; né tantomeno problemi sistemici regionali, causati in gran parte dai livelli insoddisfacenti della raccolta differenziata delle tre grandi città metropolitane. Da oggi, infatti, comincia una nuova impostazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, una nuova era per Catania.»
Il sindaco ha quindi così concluso la sua riflessione: «Ringrazio particolarmente per la generosa azione di mediazione il prefetto Librizzi e per la tenacia nel raggiungere con noi il risultato, l’assessore Baglieri, che ha preso a cuore le nostre ragioni e che sono poi quelle dei cittadini di Catania, di avere una città senza i cumuli di questi giorni. Oltre naturalmente a tutte le parti tecniche che hanno dato contributi importanti per evitare che la situazione di emergenza sanitaria degenerasse, senza dimenticare l’assessore Cantarella che mette cuore e passione per contribuire a trovare soluzioni a problemi di grande complessità. Supereremo anche questa emergenza al meglio, l’ennesima sul nostro cammino per ragioni estranee alle nostre volontà. Da stasera gli automezzi riprenderanno a sversare nella discarica seppure con modalità diverse, tenendo conto delle necessità tecniche della discarica e di tutte le parti interessate e in 4/5 giorni torneremo alla normalità. »
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