Una partita sofferta eppure vinta. Vince il Catania, vince nel suo Massimino e sotto gli occhi del presidente Pelligra, stavolta non più dall’Australia ma presente al suo stadio, fra la sua gente. Vincono i rossazzurri ma soffrono. Soffrono in una partita rognosa, combattuta, pesante e a tratti anche nervosa. Dopo il pareggio infatti i padroni di casa si innervosiscono e commettono qualche fallo di troppo, prontamente sanzionato dall’arbitro. Colpa anche di un primo tempo in cui si doveva fare di più e in cui non si è riusciti a chiudere la partita per tempo. Così per arrivare al risultato finale, Catania San Luca 2-1, bisognerà affidarsi al rigore prontamente trasformato Russotto al 39 del secondo tempo.
In prossimità dello scadere del tempo regolare dunque, a dimostrazione che non basta essere favoriti sulla carta per vincere le partite: sarà un anno complicato. Intanto però il Catania chiude le prime due giornate col bottino massimo, sei punti.
Su rigore era arrivato anche il pari di Carbone, al 13 della ripresa. Un rigore arrivato in un momento sonnolento come una coltellata, dopo che il Catania aveva dominato la prima parte della gara. In particolare, era stato Chiarella a mettere a ferro e fuoco la fascia, portando gli avversari a numerosi falli (talvolta sanzionati con troppa leggerezza dall’arbitro). Il vantaggio del Catania era stato certificato, al 15′, dalla conclusione di Rapisarda, il quale aveva rapacemente depositato in rete un pallone dopo un’azione concitata. Poco prima era stato annullato un gol a Rizzo: il centrocampista aveva concluso di testa alle spalle del portiere, sfruttando un traversone dalla sinistra del campo. La sua posizione era però stata giudicata irregolare.
Catania San Luca 2-1 il tabellino
MARCATORI: 15′ Rapisarda, 13’st Carbone (rig.), 39’st An. Russotto (rig.)
CATANIA (4-3-3): Bethers; Rapisarda, Somma, Lorenzini, Castellini; Rizzo, Lodi (31’st Palermo), Vitale; Chiarella (40’st Forchignone), Sarao, De Luca (19’st An. Russotto).
SAN LUCA (4-3-3): Antonino, Nemia, Greco (31’st Suraci), Fiumara, Maesano (37′ Rogac), Spinaci, Carbone (22’st Agustin), Favasuli (45’st Raso), Signorelli, Bruzzaniti (23’st Pelle), Leveque.
AMMONITI: Greco, Favasuli, Carbone, Rogac, Sarao, Rapisarda, Signorelli, Fiumara, Palermo
ESPULSI: Rogac (doppia ammonizione), Vitale
Catania San Luca 2-1 ma a vincere sono i tifosi
C’era tantissimo entusiasmo nel Catania, anche per il ritorno allo stadio. I tifosi hanno certamente onorato il ritorno dei rossazzurri fra le mura amiche con una coreografia unica e hanno supportato lungo tutto il corso della gara i loro beniamini. Si stima che siano stati oltre 15mila i tifosi che hanno riempito gli spalti del Massimino, rispondendo pienamente all’appello del Presidente Pelligra. Nel frattempo gli abbonamenti hanno ormai raggiunto quota 10000, visto che la pagina del Catania dava come ultimo aggiornamento due giorni orsono quota 9986. Una cifra importante per una realtà che cerca di rilanciarsi.
Anche il Mister Ferraro, interrogato sull’accoglienza dello stadio, si è detto coinvolto. «E’ stata una spinta, una spinta importante. Noi dobbiamo essere bravi a tirare con noi il pubblico, a fare questo tipo di prestazioni e a lasciare a Catania qualcosa di importante. Se continuiamo con questo spirito e con questa volontà, arriveranno anche i risultati.»
Lodi: “Lottare su ogni pallone”, Ferraro: “I giocatori amano il Catania”
Il capitano si è espresso così alla fine di Catania San Luca. «Gara combattuta, sofferta – ha detto il regista etneo –. Il campionato è questo: si lotta, pallone su pallone. Siamo uniti, chi entra e chi gioca dall’inizio devono dare il 100%, non è stato un problema per me uscire dal campo e dare spazio ad altri. Importante vincere oggi, ci consegna entusiasmo. Russotto e Palermo sono entrati benissimo in partita. Vitale ha fatto un errore alla fine, anche se è un 2004 non ci possiamo permettere di sbagliare, ma lui è giovane e migliorerà col passare del tempo, perché in questo gruppo ci sono ragazzi straordinari.»
Il mister invece conferma: via aperta al tournover. « Domenica giocherà un’altra formazione, probabilmente. Oggi ho voluto fare giocare di nuovo i ragazzi per fargli prendere ritmo, ma abbiamo una rosa con tanti giocatori, di grande qualità. Ed è giusto che sia così, perché è l’ingrediente per fare bene in campionato.»
«Avere una rosa così facilita anche il mio lavoro.» ha continuato poi il mister «Quando chi entra è all’altezza di chi esce è sempre più facile. Oggi ho visto un grande Rapisarda, ma tutti i ragazzi, si sono impegnati. Amano il Catania, perché a prescindere sono persone che lo seguono. Io li sento in settimana, quando parlano: loro per il Catania si cucirebbero la maglia sulla pelle, ed è così anche per il resto dello staff. E questo lo avverto costantemente. »
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