La Cappella Bonajuto è senz’altro uno dei fulcri architettonici della città di Catania e dell’intera regione della Sicilia. Nota anche con il nome alternativo di Cappella del Salvaterello, si trova in via Bonajuto 11, nell’omonimo palazzo di matrice storica. Scopri insieme a noi alcuni dei momenti principali di un edificio dalla storia che può essere considerata davvero ultra millenaria.
Le origini della Cappella Bonajuto a Catania
Secondo la maggior parte degli storici, la Cappella Bonajuto trae origine da molto lontano. Si tratta di una struttura a carattere religioso, a detta di molti esperti risalente all’età dei Bizantini, intorno al VI secolo d.C.. È situata in una posizione interrata di circa 2 metri rispetto al livello della strada ed è stata concepita a forma di croce greca, con una cupola e una sequenza formata da tre absidi. La cappella è riuscita a resistere al temibile sisma della Val di Noto, risalente al lontano 1693. Durante le origini, il polo religioso era intitolato al Santissimo Salvatore. Tale situazione è cambiata a partire dal XV secolo, quando la ricca famiglia Bonajuto iniziò ad occuparsi del posto su ordine del re Martino. Prima fu considerata come la piccola cappella del loro nucleo familiare, poi gli stessi Bonajuto decisero di fissarvi la loro dimora fissa.
Dal restauro ai giorni nostri
Il XVIII secolo fu molto importante per la Cappella Bonajuto di Catania, con una serie di restauri che ne consentirono la conservazione fino ai tempi recenti. Numerosi artisti di alto livello decisero di visitarla, come ad esempio il pittore francese Jean Houel. Quest’ultimo non ebbe la possibilità di entrare nella struttura, ma fu comunque in grado di raffigurarla alla perfezione grazie all’aiuto del principe Ignazio Paternò Castello, che costruì un insieme di rilievi che furono molto importanti. Per numerosi decenni, la cappella rimase in una situazione di sostanziale oblio fino agli anni Trenta, quando gli archeologi italiani Paolo Orsi e Sebastiano Agati contribuirono ad un restyling ulteriore che ha consentito all’edificio di restare intatto fino ai giorni nostri.
L’obiettivo di ridare lustro ad un luogo meraviglioso
Attualmente, la Cappella Bonajuto non possiede più quel significato religioso di un tempo. Di sicuro, se scegli di visitarla, non puoi prendere parte ad una Santa Messa o ad una qualsiasi funzione di stampo cattolico. Uno dei discendenti della famiglia Bonajuto, Salvatore, dispose il rifacimento del pavimento nel 2001. Dopo diversi anni in cui ha scelto di utilizzarla come un locale, ha trasformato questo polo in un vero e proprio complesso museale. Oggi la cappella viene presentata da numerose guide archeologiche come la Lonely Planet ed è diventata una meta storica per numerosi turisti, pronti a soddisfare il proprio desiderio di conoscere le basi di una città dalla bellezza senza tempo.
Info:
Via Bonajuto, 11, 95131 Catania CT
095 836 1194
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