Come ogni turista tornato da Catania sà già, la visita alla città non può dirsi completa se non si fa tappa alla chiesa di San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo, situata nell’omonimo quartiere della città. Questa chiesa, infatti, oltre ad essere un grande esempio di arte siciliana, è ricca di storia e cultura e merita indubbiamente una visita.
Chiesa di San Giovanni Battista in San Giovanni Galermo: Partiamo con un po’ di storia
La storia di questa chiesa inizia nel 1130, quando la chiesa viene edificata sopra la grotta di San Giovanni, patrono della comunità di Galeno, e da diverse fonti risulta dedicata al culto di San Giovanni Battista già dal XIV o XV secolo.
La tradizione vuole che la chiesa si sia salvata dall’eruzione dell’Etna del 1669 per intercessione di Sant’Agata, che fermò la lava. Purtroppo, la chiesa non è rimasta indenne ad ogni calamità avvenuta nel corso della storia, pertanto fu completamente restaurata nel 1884 a causa dei danni subiti da un terremoto. Recentemente sono stati ultimati nuovi lavori di ristrutturazione che hanno restituito alla chiesa il suo antico splendore.
La tradizione vuole che la chiesa si sia salvata dall’eruzione dell’Etna del 1669 per intercessione di Sant’Agata, che fermò la lava. Purtroppo, la chiesa non è rimasta indenne ad ogni calamità avvenuta nel corso della storia, pertanto fu completamente restaurata nel 1884 a causa dei danni subiti da un terremoto. Recentemente sono stati ultimati nuovi lavori di ristrutturazione che hanno restituito alla chiesa il suo antico splendore.
Il culto del patrono è molto caro alla comunità che ogni anno ne celebra la sagra, che dura ben due interi giorni, seguendo una combinazione di tradizioni antiche e nuove da non perdere assolutamente. Se passi da Catania fra il 23 e 24 giugno dovresti assolutamente passare per San Giovanni Galermo.
E ora un po’ di arte
L’esterno
La facciata della chiesa si presenta tripartita, costruita su due ordini, con un grande portone d’accesso centrale, e simmetricamente, nell’ordine superiore, un edicola votiva di San Giovanni. La facciata è legata, sul lato destro, ad un grande campanile quadrangolare dotato di quattro campane, noto monumento nazionale.La chiesa è sviluppata in una pianta a croce latina immissa.
L’interno
All’interno la chiesa è sviluppata con una navata unica e rettangolare, che prosegue fino al presbiterio, rialzato e quadrangolare, e all’abside semicircolare, dove è possibile ammirare l’edicola con una statua del Santo titolare.
Degno di nota è anche il grande altare bianco a quattro piedi, così come gli stucchi e i decori aggiunti durante l’ultimo restauro, che assitono nella presentazione del considrevole pregio e valore di questo edificio religioso.L’interno della chiesa ha un grande valore anche dal punto di vista degli elementi decorativi.
Particolarmente degne di nota sono le due tele dedicate alla Vergine Maria, una Sacra conversazione dipinta da Giuseppe Zacco e una Madonna del Rosario, in abito azzurro, con il Bambin Gesù in braccio.
Occorre, poi, fermarsi ad ammirare l’altare laterale dedicato al Santo patrono, sopra il quale si trova un altro quadro dello Zacco, Il predicatore del Giordano, che raffigura San Giovanni, intento a predicare alla folla, mentre alla sua destra si può notare un agnello, noto simbolo della la figura di Cristo, che assiste il Battista nella sua attività di predicazione.
Citiamo per ultimo, ma non per questo lo riteniamo meno importante, l’altare della crocifissione, sopra il quale si trova una statua di Cristo in croce, affiancato da Maria e dal suo discepolo San Giovanni. L’opera, insieme all’altare, merita sicuramente un’occhiata!
Degno di nota è anche il grande altare bianco a quattro piedi, così come gli stucchi e i decori aggiunti durante l’ultimo restauro, che assitono nella presentazione del considrevole pregio e valore di questo edificio religioso.L’interno della chiesa ha un grande valore anche dal punto di vista degli elementi decorativi.
Particolarmente degne di nota sono le due tele dedicate alla Vergine Maria, una Sacra conversazione dipinta da Giuseppe Zacco e una Madonna del Rosario, in abito azzurro, con il Bambin Gesù in braccio.
Occorre, poi, fermarsi ad ammirare l’altare laterale dedicato al Santo patrono, sopra il quale si trova un altro quadro dello Zacco, Il predicatore del Giordano, che raffigura San Giovanni, intento a predicare alla folla, mentre alla sua destra si può notare un agnello, noto simbolo della la figura di Cristo, che assiste il Battista nella sua attività di predicazione.
Citiamo per ultimo, ma non per questo lo riteniamo meno importante, l’altare della crocifissione, sopra il quale si trova una statua di Cristo in croce, affiancato da Maria e dal suo discepolo San Giovanni. L’opera, insieme all’altare, merita sicuramente un’occhiata!
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