Calatabiano è un comune italiano di circa 5200 abitanti, situato in provincia di Catania, in Sicilia. Il comune di Calatabiano è pregno di storia, infatti il castello situato in questo luogo è riconducibile all’epoca dei bizantini e, data la posizione strategica (situato a 160 metri dal livello del mare) e l’importanza militare, è molto probabile che già in epoca greca o addirittura sicula doveva essere presente una fortezza. Inoltre per i festeggiamenti in onore di San Filippo Siriaco accorrono molte persone dalle città circostanti. Un altro punto di forza di Calatabiano è la spiaggia di San Marco, ideale per chi cerca tranquillità ma non vuole rinunciare alla bellezza delle spiagge siciliane. Se state pensando a cosa visitare in questa storica cittadina qui di seguito riportiamo 5 luoghi da vedere.
Comune di Calatabiano: Il Castello di Calatabiano
Un luogo da non perdersi quando si visita Calatabiano è sicuramente il castello. La storia di Calatabiano gira intorno a questo luogo che, dopo un lungo abbandono, nel 2009 è stato abilmente restaurato. Dai lavori di scavo è stato, inoltre, appurato che non furono gli arabi ad edificare il castello, come inizialmente si pensava, ma è stato dimostrato che ci fu una frequentazione greca già dal IV-III secolo a.C. Al centro del cortile del castello è situato il Salone Cruyllas dove, attraverso due finestre, è possibile vedere il bellissimo panorama che mira alla valle dell’Alcantara.
La chiesa del Santissimo Crocifisso di Calatabiano
La chiesa del Santissimo Crocifisso di Calatabiano, conosciuta anche come chiesa di San Filippo, si trova sotto il castello di Calatabiano e fu fatta erigere da Giovanni Cruyllas II nel 1484. Il nome della chiesa è da attribuire al culto del Santissimo Crocifisso, in suo onore Giovanni D’Antonio realizzò un crocifisso ligneo, che oggi giorno è conservato sull’altare maggiore della chiesa Madre di Maria Santissima Annunziata. Il crocifisso presente nella chiesa del Santissimo Crocifisso è solo una replica per preservare l’originale. La chiesa ha uno stile tardo gotico, un possente campanile a cui interno sono situate tre campane. Sopra il portale d’ingresso si può notare un’incisione che presumibilmente riporta la data di realizzazione e il nome del vescovo Eufemio, che inaugurò il culto, oppure della famiglia Cruyllas. Proprio questa difficile interpretazione ha fatto si che nascesse una leggenda su questa incisione, ovvero si narra che un giorno l’iscrizione sul portale verrà decifrata da un cavaliere in sella ad un cavallo bianco (o cavallo bianco alato) e in questo modo scoprirà il modo per accedere al tesoro custodito nel castello.
Calatabiano: Il castello di San Marco
Situato sul litorale di San Marco, il castello di San Marco, meglio noto con solo il nome di <> è una residenza nobiliare costruito nel 1689 per volere Ignazio Sebastiano Gravina Cruyllas principe di Palagonia. Tuttavia l’aspetto del castello è cambiato nel corso dei secoli. L’aspetto attuale lo assunse nel 1856. Dal 2005, dopo un’ulteriore restauro, il castello di San Marco è diventato una spa e hotel a 4 stelle
Comune di Calatabiano: La Chiesa Madre di Maria Santissima Annunziata
La Chiesa Madre di Maria Santissima Annunziata è situata in Piazza Vittorio Emanuele e la sua costruzione risale al 1740. Il possente campanile dove sono situate ben sei campane. Ma è l’interno della chiesa che stupisce tutti grazie ai meravigliosi affreschi che l’arricchiscono tra cui una riproduzione <<dell’ultima cena>> di Leonardo da Vinci. Inoltre, durante le varie festività, è possibile visitare il museo sotterraneo della chiesa.
Il palazzo Gravina di Calatabiano
In pieno centro storico vi è il palazzo Gravina dove la Famiglia Gravina-Cruyllas vi si traferì nel 1693 dopo che un terremoto danneggiò il castello di Calatabiano. Il punto di forza di questa struttura è senza dubbio il maestoso portale realizzato dai Maestri Flavetta di Acireale, i quali lo realizzarono utilizzando la pietra lavica proveniente dal vulcano Mojo. Purtroppo si tratta di un abitazione privata, quindi si può ammirare solo dall’esterno.
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