Nella bellissima Sicilia trova spazio il Comune di Canicattì, precisamente dislocato nella provincia di Agrigento con ben i 35.539 abitanti.
Un’area naturale a metà tra Agrigento e Caltanissetta, che si distingue dal caos della provincia, in cui la natura si impone in tutte le sue sfumature creando un distacco prepotente tra la realtà cittadina e quella della conca naturale.
Con una storia arabeggiante come si nota dal nome che per alcuni studiosi deriverebbe da “Handaq at-tin”.
Conosciuta come città dell’uva, Canicattì vanta diverse aree dedite alla coltura dell’uva da esportazione nostrana e estera.
Un’area naturale a metà tra Agrigento e Caltanissetta, che si distingue dal caos della provincia, in cui la natura si impone in tutte le sue sfumature creando un distacco prepotente tra la realtà cittadina e quella della conca naturale.
Con una storia arabeggiante come si nota dal nome che per alcuni studiosi deriverebbe da “Handaq at-tin”.
Conosciuta come città dell’uva, Canicattì vanta diverse aree dedite alla coltura dell’uva da esportazione nostrana e estera.
Cose da vedere nel Comune di Canicattì:
Città di Canicattì: Accademia del Parnaso
A Canicattì puoi avere l’occasione di visitare una centenari Accademia quella del Parnaso nato nel 1922, sede di pensieri poetici ma anche di congregazioni politiche, in cui vigente era libertà di espressione, che ha visto il passare negli anni di nomi autorevoli del mondo politico e della cultura.
Un luogo dissacrale in cui non si aveva paura ad osare e a dire la propria opinione.
Un luogo dissacrale in cui non si aveva paura ad osare e a dire la propria opinione.
Canicattì: Chiesa Madre San Pancrazio
Se ami l’architettura, indipendentemente che tu sia religioso o meno devi sapere che Canicattì è una terra ricca di chiese dalle antiche strutture, in particolare, merita di essere visitata la Chiesa Madre di San Pancrazio, in cui si conservano bellissimi tesori della storia dell’arte.
Nota è la tela in cui viene rappresentata la Sacra famiglia attribuita a Pietro D’Asaro.
Nota è la tela in cui viene rappresentata la Sacra famiglia attribuita a Pietro D’Asaro.
Teatro sociale
Qui puoi respirare la vera drammaturgia, un teatro che ha visto un protagonista di grande nome nell’arte teatrale ovvero Luigi Pirandello.
Con un’architettura dettagliata, il teatro è stato il frutto del lavoro copioso dell’architetto Ernesto Basile e rappresenta un pezzo importante della storia del comune di Canicattì.
Con un’architettura dettagliata, il teatro è stato il frutto del lavoro copioso dell’architetto Ernesto Basile e rappresenta un pezzo importante della storia del comune di Canicattì.
Masseria di contrada Cazzola
Qui vedrai i resti di un edificio antico che faceva da cuore ad un progetto davvero importante, la Masseria risalente al 600 era disposta all’interno di un borgo agricolo innovativo per l’epoca.
In questo borgo erano concentrate tutte le attività agricole inerenti il territorio, in particolare l’uva.
Di proprietà della dinastia dei Lomia, la Masseria era apprezzata per le stupende cantine, gli immensi saloni in stile barocco e una piccola chiesa racchiusa nella struttura.
In questo borgo erano concentrate tutte le attività agricole inerenti il territorio, in particolare l’uva.
Di proprietà della dinastia dei Lomia, la Masseria era apprezzata per le stupende cantine, gli immensi saloni in stile barocco e una piccola chiesa racchiusa nella struttura.
Palazzo La Lomia
La Lomia è il cognome di una delle famiglie nobili che hanno abitato il territorio e che hanno lasciato un pò di storia a Canicattì dove puoi visitare il Palazzo La Lomia, una residenza in stile barocco realizzata con l’ausilio della pietra arenaria.
Una struttura di grande dimensioni che conta ben 35 alloggi, definita da Santi Correnti “uno dei più bei palazzi storici di Sicilia”.
Una struttura di grande dimensioni che conta ben 35 alloggi, definita da Santi Correnti “uno dei più bei palazzi storici di Sicilia”.
Lascia un commento