Al IX secolo risalgono i primi insediamenti, quando gli arabi costruirono il borgo fortificato di Fata-nascim. Dopo la conquista normanna il nome divenne Nixenum, poi Nixima e infine Niscemi.
Di seguito puoi trovare 5 luoghi di interesse di Niscemi che meritano sicuramente una visita.
Comune di Niscemi: Piazza Vittorio Emanuele II
La bellissima Piazza Vittorio Emanuele II, di forma rettangolare, si trova in pieno centro storico. Su di essa si affacciano i monumenti e gli edifici più prestigiosi della città come la Chiesa Santa Maria d’Itria, la Chiesa dell’Addolorata e il neoclassico Palazzo di Città, realizzato tra il 1870 e il 1882.
Niscemi: Chiesa Santa Maria d’Itria
La Chiesa Santa Maria d’Itria o Chiesa Madre è stata ricostruita in seguito al terremoto del 1693 dall’architetto messinese Giuseppe La Rosa; la facciata risulta incompleta. Esternamente presenta quattro nicchie laterali: due con le statue degli evangelisti Giovanni e Marco e due con gli apostoli Pietro e Paolo.
È una chiesa a croce latina con tiburio centrale e una cripta sotterranea utilizzata nel passato come cimitero per le persone di alto ceto. Le decorazioni degli interni avvennero tra il 1863 e il 1864.
Santuario di Maria Santissima del Bosco
Il Santuario di Maria Santissima del Bosco, dedicato alla Santa Patrona della città, è l’edificio religioso più importante di Niscemi. Il Santuario, realizzato tra il 1749 e il 1758, sorge sui resti di una piccola cappella distrutta dal terremoto, la cui costruzione è legata alla leggenda del ritrovamento nel 1599 del quadro della Madonna del Bosco da parte di un pastore. Il quadro originale andò perduto in occasione di un incendio nel 1769, mentre si trovava presso la Chiesa Santa Maria d’Itria. Attualmente nel Santuario si trova una copia ad opera di un monaco di Caltagirone.
La Chiesa presenta la facciata in stile barocco decorata sobriamente e all’interno un’unica navata. In Chiesa vi sono tre altari in marmo policromo con decorazioni barocche rispettivamente dedicati alla Madonna del Bosco, a San Giovanni Nepomuceno e a San Benedetto.
Sotto la navata vi è una cripta che conserva un piccolo pozzo con l’acqua in cui, come si narra, venne ritrovato il quadro con l’immagine della Madonna. Dal 1998 è un Battistero.
Museo della Civiltà Contadina e Museo Didattico di Storia Naturale
Il Museo della Civiltà Contadina contiene attualmente circa 2000 pezzi riguardanti il passato dell’agricoltura niscemese.
Il Museo Didattico di Storia Naturale nasce nel 1989 con l’intento di far conoscere gli aspetti geografici-naturalistici di quest’area della Sicilia, che comprende ecosistemi tali da giustificare la creazione di riserve naturali come la Sughereta, il Bosco di Santo Pietro e il Biviere di Gela.
Riserva Naturale orientata Sughereta
Allontanandosi dal centro cittadino di Niscemi è presente la Riserva Naturale Protetta della Sughereta, istituita nel 1997. La Riserva, che si trova a 330 metri sul livello del mare a sud dell’altopiano su cui sorge il centro abitato, rappresenta le vestigia di quella che un tempo era la più grande sughereta della zona, essenziale nell’economia locale.
L’istituzione della Riserva quindi è stata realizzata per tutelare il bosco residuo di sughera, una quercia sempreverde simile al leccio, dalla cui corteccia si ricava il sughero. Oltre alle vecchie sughere, caratterizzano quest’area lecci, roverelle e arbusti sempreverdi tipici della macchia mediterranea come il lentisco, il carrubo, l’olivastro, il mirto, il corbezzolo, la fillirea e la palma nana. La fauna offre diversi esemplari di volpe, coniglio, gatto selvatico e istrice e tra i rapaci si annoverano gheppi e falchi. Tra gli uccelli nidificanti come il picchio rosso, l’upupa, le poiane e i gheppi assume un’importanza rilevante la presenza del gruccione, considerata specie vulnerabile a rischio di estinzione.
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