Comune di Savoca: un viaggio nella storia

Savoca, il cui nome deriva dal sambuco (savucu in dialetto), pianta un tempo spontanea nella zona, vanta un passato ricco e affascinante. Un ramoscello di sambuco campeggia persino nello stemma medievale del paese. Savoca: Le origini e il Medioevo Nel 1134, il re normanno Ruggero II unificò sotto la baronia di Savoca diversi villaggi di…

Comune di Savoca escursione

Savoca, il cui nome deriva dal sambuco (savucu in dialetto), pianta un tempo spontanea nella zona, vanta un passato ricco e affascinante. Un ramoscello di sambuco campeggia persino nello stemma medievale del paese.

Savoca: Le origini e il Medioevo

Nel 1134, il re normanno Ruggero II unificò sotto la baronia di Savoca diversi villaggi di origine saracena, affidando il territorio all’Archimandrita del monastero del Santissimo Salvadore di Messina, che ne divenne barone per secoli.

Nel 1282, Savoca partecipò alla rivolta dei Vespri Siciliani e, in seguito, alla quinta Crociata. Nel 1308, nelle sue chiese si officiava ancora secondo il rito cristiano d’Oriente dei monasteri basiliani.

Il castello di Savoca assunse rilevanza strategica nel XIV secolo: l’Archimandrita vi risiedeva quasi stabilmente con la sua corte, amministrando i beni della Val Demone. Nel 1408 è documentata la presenza di una comunità ebraica con una sinagoga vicino al palazzo della Curia.

Un periodo di prosperità

Nel 1440, Savoca contava ben 5145 abitanti, superando di gran lunga la stessa Catania (circa 30mila abitanti). Nel 1580, una guarnigione spagnola presidiava il litorale.

Un momento di svolta

Il 3 novembre 1676, i notabili di Savoca firmarono una “vantaggiosa e onorevole capitolazione” con il comandante dell’armata francese venuta in soccorso dei messinesi ribellatisi al dominio spagnolo. La capitolazione prevedeva diverse concessioni, basandosi su principi di democrazia e giustizia sociale.

L’Ottocento e il Novecento

Nel 1812, con l’abolizione del feudalesimo e l’avvento del nuovo ordinamento Borbonico, la baronia di Savoca cessò di esistere. Il paese divenne capoluogo di circondario e sede di uffici giudiziari.

Nel 1948, Savoca riacquistò l’autonomia comunale perduta nel 1928.

Savoca: un patrimonio da scoprire

Dalle sue origini normanne al Medioevo, dal periodo di prosperità alle lotte per l’autonomia, Savoca custodisce un patrimonio storico e culturale di grande valore. Un viaggio tra le sue mura antiche, i vicoli suggestivi e i panorami mozzafiato è un’esperienza indimenticabile, alla scoperta di un borgo siciliano ricco di fascino e di mistero.

Cosa vedere al Comune di Savoca

1. Porta della città

2. Museo Etno-Antropologico

3. Chiesa di Gesù e Maria

4. Chiesa di S. Michele

5. Sinagoga Ebraica

6. Chiesa di S. Nicola (S. Lucia)

7. Chiesa dell’Immacolata

8. Castello di Pentefur

9. Chiesa di S. Rocco

11. Bifora quattrocentesca

12. Chiesa del Calvario

13. Chiesa di S. Giovanni

14. Convento dei Cappuccini-Cripta delle Mummie

15. Chiesa di S. Biagio

16. Chiesa Madre “Cattedrale”

Servizi disponibili

  1. Municipio
  2. Ufficio Turistico
  3. Farmacia
  4. Defibrillatore
  5. Parcheggi
  6. Parco giochi

Numeri Utili

Ufficio Turistico: 0942761006

web: https://www.comune.savoca.me.it/hh/index.php

Comments

Una risposta a “Comune di Savoca: un viaggio nella storia”

  1. Avatar Roberto PALMA

    Notizie molto interessanti
    Grazie. Saluti Roberto Palma

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