Se molte parti dell’Italia soffrono e in particolare l’Emilia Romagna è in ginocchio, anche dalle nostre parti si monitora la situazione con attenzione. L’emergenza meteo a Catania non è ancora del tutto rientrata e l’arrivo del bel tempo – che porterà, immaginiamo piuttosto rapidamente, la temperatura intorno ai 30 gradi – dovrà attendere ancora qualche giorno. Ma non è solo la pioggia a richiedere l’attenzione dei catanesi: anche “a Muntagna” è in movimento.
Emergenza meteo a Catania sino alle 24 di oggi
leri il dipartimento regionale della Protezione civile siciliana ha diffuso, nel primo pomeriggio, un avviso per il rischio meteo-idrogeologico ed idraulico, valido appunto dalle 16 di ieri sino alle 24 di oggi, lunedì 22 maggio. Livello di allerta gialla con piogge sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su tutte le zone, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati. Previste possibili grandinate e raffiche di vento, mareggiate lungo le coste. La Protezione civile ha invitato tutti gli Enti e i Sindaci in particolare, a predisporre le azioni di prevenzione previste nei propri piani di protezione civile.
Azioni preventive che devono coprire la possibilità che la pioggia intasi per esempio i molti tombini su cui non viene fatta costantemente manutenzione, trasformando le nostre strade in fiumi. Forti piogge possono danneggiare linee elettriche, pali dei telefoni e altre infrastrutture, causando interruzioni di energia ed eventualmente interruzioni delle comunicazioni, limitando l’accesso a servizi essenziali e rallentando le operazioni di emergenza.
Allerta per l’Etna
In Sicilia orientale non ci sono solo avvisi meteorologici, ma anche l’allerta per l’Etna, che dopo i segnali degli ultimi giorni, questa mattina ha mostrato nuovamente la sua forza. Di conseguenza, i sindaci e i Comuni delle zone sommitali dell’Etna sono stati invitati a riattivare la Protezione Civile.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, tramite l’Osservatorio Etneo, ha comunicato che la copertura nuvolosa persiste nella zona sommitale del vulcano, rendendo impossibili le osservazioni vulcanologiche tramite la rete di videosorveglianza. Tuttavia, secondo il vulcanologo Boris Behncke, è probabile che il responsabile di questa attività sia il solito Cratere di Sud-Est.
La simulazione della possibile dispersione della nube vulcanica indica che si sta dirigendo verso sud-ovest. L’Instituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha segnalato la caduta di cenere a Catania e nel paese di Adrano. Nel frattempo, si sentono boati in diverse zone.
Emergenza meteo a Catania: aeroporto e attività sismica
A causa dell’attività vulcanica e della presenza di sabbia nera sulla pista dell’aeroporto di Catania, la società di gestione dello scalo, la Sac, ha sospeso le operazioni fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Per informazioni sui voli deviati o cancellati, si prega di contattare le compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito web dell’Aeroporto www.aeroporto.catania.it e sui profili Facebook e Twitter dell’aeroporto.
Per quanto riguarda il punto di vista sismico e infrasonico, invece, la situazione non ha subito sostanziali variazioni. Il sistema ETNAS si trova nello stato F2, che indica anche un’altissima probabilità di fontane di lava imminenti o in corso. Per quanto riguarda la deformazione attuale, si osserva solo una modesta variazione presso la stazione clinometrica sommitale PLC. Tuttavia, nelle ultime ore, il segnale di sforzo rilevato dalla stazione DRUV mostra un’inizio di fase di decompressione.
Possibili cadute di lapilli vulcanici
Come sempre in questi casi, potrebbe esserci la caduta di lapilli vulcanici. Questi ultimi sono un pericolo per la circolazione con le autovetture e specialmente con i motorini, in quanto rendono rischiosa ogni frenata. Inoltre, la concomitanza fra la caduta di questi ultimi – che andrebbe certamente a otturare diversi scarichi fognari – e le abbondanti precipitazioni potrebbe creare ulteriori problemi in termini di inondazioni.
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