Una delle più importanti eruzioni avvenute sull’Etna nel periodo storico risalente al XIX secolo si è avuta nel 1886. Inizio il 19 Maggio e vide la sua conclusione solo il 7 Luglio dello stesso anno. L’eruzione vulcanica si ebbe a quota 1400 metri e la lava minaccio in modo prorompente la popolazione della città di Nicolosi che fu costretta ad evacuare ma solo per prevenzione poiché la stessa città per fortuna non fu danneggiata.
Ricorrenza dell’eruzione vulcanica dell’Etna nel 1886
Ancora oggi si ricorda la data dell’eruzione del 1886. Gli abitanti di Nicolosi, paese che vide fermare la lava a pochi chilometri dalle parte del paese, ricordano la data portando in processione il patrono che è Sant’Antonio Abate. La statua viene portata fino ai confini dove arrivò la lava come riconoscenza della protezione avuta in quell’eruzione. E’ ancora oggi considerato un vero e proprio miracolo infatti in quei luogo fu costruita una cappella votiva anche in onore di Sant’Agata, patrona di Catania poiché il cardinale dell’epoca aveva portato in processione pochi giorni prima il velo della santa.
Nascita del Monte Gemellaro
L’eruzione dell’Etna del 1886 portò alla nascita dell’attuale Monte Gemellaro a quota 1400 metri. Si tratta di un cono nato sul versante sud dell’Etna in seguito alla colata lavica che ci fu. Oggi però buona parte di quel cono nato non è più visibile poiché nel 1892 ci fu un’altra eruzione quella dei Crateri Silvestri che andò a coprire gran parte della colata del’epoca.
Conclusioni
Esistono oggi diversi percorsi paesaggistici e visite guidate richiesti da migliaia di turisti che vogliono ammirare dall’alto e visitare i luoghi colpiti dall’eruzione del 1886.
Conclusioni
Esistono oggi diversi percorsi paesaggistici e visite guidate richiesti da migliaia di turisti che vogliono ammirare dall’alto e visitare i luoghi colpiti dall’eruzione del 1886.
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