Giorgio Leone (IT), un dj siciliano alla conquista di Taiwan

Oggi torniamo a raccontare una storia di successo, la storia di un giovanissimo siciliano che ha scelto di spostarsi e inseguire i suoi obiettivi. Giorgio Leone (IT) è partito proprio dalla provincia di Catania e ormai da diversi anni vive a Taiwan, dove ha anche affrontato la pandemia e si è sposato. Nonostante le difficoltà…

Giorgio Leone IT

Oggi torniamo a raccontare una storia di successo, la storia di un giovanissimo siciliano che ha scelto di spostarsi e inseguire i suoi obiettivi. Giorgio Leone (IT) è partito proprio dalla provincia di Catania e ormai da diversi anni vive a Taiwan, dove ha anche affrontato la pandemia e si è sposato. Nonostante le difficoltà dell’emergenza sanitaria e i naturali scossoni dell’adattamento a una cultura molto distante dalla nostra, Giorgio ha coronato il suo sogno di vivere con la propria musica. Adesso è anche arrivato il riconoscimento di Soundcloud, il social della musica, che gli ha conferito un account certificato. In questi giorni Giorgio è in Sicilia e suonerà alla Vecchia Dogana stasera, e noi ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda.

Ciao Giorgio, anzitutto grazie per il tempo che ci stai dedicando. Possiamo com’è cominciato tutto?

Ciao Livio, grazie a te e a tutti i lettori di Cataniablog.it. All’inizio sono andato a Taiwan per visitare il posto e degli amici taiwanesi che avevo conosciuto in Italia. Mi è subito piaciuta Taiwan e mi sono lasciato incuriosire a tal punto che per le seguenti due estati sono ritornato li per due mesi, di cui una per studiare il cinese. In questo modo ho ampliato le mie amicizie ed i contatti che avevo a disposizione lì, prendendo la decisione di trasferirmi non appena avrei conclusi gli studi universitari, dato che mi piaceva sempre più scoprire Taiwan e la loro società.

In tutte queste volte in cui sono stato a Taiwan ho iniziato a suonare per delle feste private e da li ho iniziato a creare più contatti nell’ambiente musicale, che secondo me ha del potenziale. Vi credo a tal punto che ho creato una etichetta musicale taiwanese, con la quale creo delle feste e rilascio musica fatta da altri artisti sul mercato musicale e di streaming. Questo mi ha dato lo slancio per farmi conoscere di più, sono anche stato contattato da un bar/club che mi ha assunto come direttore artistico. Attualmente è il mio attuale lavoro, oltre a quello di Disc Jockey.

Il tuo nome d’arte è appunto Giorgio Leone (IT), un chiaro riferimento alla tua terra. Ma cosa ti ha spinto ad allontanarti dall’Italia?

In Italia non sentivo più quelle motivazioni che avevo una volta, dalla prima volta che ho messo piede fuori dall’Italia per turismo ho iniziato a vedere cosa il mondo può offrirti, specialmente al di fuori dell’Europa, e da li ho sentito sempre un desiderio più forte di trasferirmi fuori dall’Italia, che non sentivo più come un paese dove potevo avere delle aspettative sia a livello lavorativo dopo vari tentativi ed esperienze andate a vuoto, che al livello sociale, forse colpa della scoperta di altre realtà mentalmente più aperte.

Giorgio Leone DJ

Perché proprio Taiwan e in cosa cambia di più dall’Italia?

Per me Taiwan è stato come un colpo di fulmine, sin dalla prima volta che sono sceso dall’aereo ho subito sentito una sensazione mai provata prima. Forse perché è un mondo totalmente diverso. Tale sensazione mi è rimasta nel tempo e mi ha spinto e spinge sempre più a rimanere lì e scoprire sempre più di Taiwan ma anche dell’Asia in generale. 

A mio parere in Taiwan c’è più rispetto verso il prossimo, meno pregiudizi e più apertura mentale rispetto all’Italia, specialmente del sud. C’è più comodità negli spostamenti in città ed al di fuori, con i mezzi pubblici. Inoltre, anche con i bassi costi che hanno non ti fanno necessitare di avere un mezzo di trasporto tuo. Meno criminalità, il che ovviamente ti fa vivere più sereno senza preoccuparti di furti in casa per esempio ecc. Sono mentalmente aperti e super amichevoli.

Cosa consiglieresti a un giovane che, come te, vuole uscire dall’Italia per vivere della propria musica?

Consiglierei di non aver paura di fare il primo passo, che è sempre il più difficile. Parlo di lasciare la propria terra da soli per un breve periodo o per sempre, altrimenti c’è il rischio di rimpiangere questo mancato tentativo. Una volta che si fa questo primo passo acquisterai automaticamente quella sicurezza che ti permetterà di andare avanti nel tuo desiderio. Bisogna anche crearsi delle relazioni (professionali o amicizie) nel paese in cui si desidera andare. Sono elementi che possono sempre aiutare molto, agevolare i tempi e ridurre le difficoltà a cui si potrebbe andare contro.

Giorgio Leone Taiwan

Giorgio Leone (IT), una domanda un po’ delicata adesso: quali sono le maggiori difficoltà a cui sei andato incontro?

Essendo straniero, ovviamente, potrebbero esserci delle difficolta, come la lingua per esempio. Oramai è essenziale saper parlare l’inglese o la lingua del posto in cui si desidera andare. Nel mio caso sapendo l’inglese ho avuto meno problemi per questo aspetto, ma sto imparando il cinese. Il cinese è la lingua parlata a Taiwan, e sono convinto che bisogna sapere la lingua del posto.

All’inizio ti senti gasato per la scoperta di un nuovo posto, ma allo stesso tempo potresti sentirti solo. Nel mio caso ho subito fatto amicizia con dei ragazzi che abitavano nella mia stessa casa in altre stanze. Sono stati davvero gentili e mi hanno fatto conoscere altre persone, e spiegato molte altre cose sul posto che mi sono tornate utili nel quotidiano. Mi hanno trasmesso molto sul vivere a Taiwan ed a come funzionano le cose.

Ringraziamo Giorgio per il tempo che ci ha dedicato e ricordiamo che, chiunque volesse sentirlo dal vivo, può farlo stasera all’evento della Vecchia Dogana.

Locandina Giorgio Leone IT

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