Giornata internazionale contro il bullismo e il cyberbullismo

  Ci sono fenomeni dei quali non si parla mai abbastanza, che rischiano sempre di pervadere la nostra società e che bisogna combattere strenuamente, giorno per giorno e non soltanto una volta l’anno. Tuttavia, è importante al contempo dedicare dei momenti di riflessione specifici a tali fenomeni, che possano costituire di volta in volta fulcri…

bullismo e cyberbullismo

 
Ci sono fenomeni dei quali non si parla mai abbastanza, che rischiano sempre di pervadere la nostra società e che bisogna combattere strenuamente, giorno per giorno e non soltanto una volta l’anno. Tuttavia, è importante al contempo dedicare dei momenti di riflessione specifici a tali fenomeni, che possano costituire di volta in volta fulcri nevralgici in cui concentrare l’attenzione.
Oggi ricorre la Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, un evento che cade sempre all’inizio di febbraio ma non sempre nello stesso giorno. Celebrato in più di 140 paesi, è arrivato in Italia nel 2017 in collegamento con il Safer Internet Day internazionale.
scuola bullismo

Il bullismo e la pandemia: il ruolo di internet

Il bullismo è un tema estremante delicato e discusso, che è ancora oggetto di accurati studi. In tal senso, ci preme rimandare all’accurata bibliografia che è possibile ricondurre al tema – e che in alcun modo, senza risultare offensivamente approssimativi, è possibile sintetizzare in un articolo come questo.
Per fare capire quanto il bullismo sia un fenomeno rilevante all’interno della nostra società è bene però ricordare anche i dati Istat che ci segnalano come un ragazzo di 11-17 anni su due ha subito episodi di bullismo negli ultimi 12 mesi, e che un ragazzo o ragazza su cinque subisce prepotenze ricorrenti, più volte nel corso dello stesso mese.
Si sarebbe portati a pensare che un simile fenomeno possa anch’esso aver subito l’effetto dei lockdown e del Covid19 (sarebbe stato, insieme per esempio alla rigenerazione dell’ambiente). E invece si scopre che anche nel 2020 il 61% dei ragazzi afferma di essere una vittima e il 68% di aver assistito ad episodi di bullismo e cyberbullismo. Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online.
Dall’altro lato l’8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che cresce fino al 14,76% tra i ragazzi.
Un quadro disarmante, che conferma soprattutto l’incremento del cyberbullismo, un fenomeno verso il quale, con tutta evidenza, non si sono presi ancora i dovuti accorgimenti. L’eterna lotta fra la libertà connaturata alla rete e il bisogno di imporre regole che proteggano soprattutto i più deboli infatti non ha ancora trovato, in tal senso, un proficuo equilibrio.
Bullismo scuola

Bullismo e cyberbullismo: la difficoltà di trovare soluzioni

In un momento storico in cui un simile fenomeno sembra in crescita inarrestabile, anche e soprattutto in relazione a internet e in special modo ai social – è di questi giorni la notizia dell’influencer che ha ricevuto minacce di morte a causa di un meme – è sempre più difficile trovare una soluzione che sia una e univoca.
La verità è che di fronte a situazione come queste è complesso trovare “il bandolo della matassa” e che, anche basandoci su ciò che è emerso dagli studi di figure autorevoli, ciò che emerge è la necessità di lavorare su diversi fronti. Non è sufficiente infatti pensare che solo l’intervento della famiglia, o unicamente della scuola, possa cambiare – in futuro – l’andamento. E’ necessario un lavoro che comprenda tutte le parti in gioco: le istituzioni scolastiche, la società, la famiglia, la rete e la sua regolamentazione, etc. D’altro canto, secondo le parole di Matt Bomer, “I bambini non nascono bulli, ma viene insegnato loro ad esserlo.”
In questo è importante non perdere mai di vista la rete e gli effetti che essa può avere sulla nuove generazioni – specialmente per i genitori.

La criticità del bullismo

Una delle cose più gravi del bullismo è che non si esaurisce nell’azione in sé: le conseguenze sulla vittima possono protrarsi negli anni, anche in virtù del fatto che gli episodi di bullismo si verificano soprattutto nei momenti di cambiamento (ovvero,  quando siamo più fragili). Ancora, il bullismo non è ancora ben regolamentato dal nostro sistema legale: questo è un ulteriore elemento su cui è necessario soffermarsi e riflettere, specie in giorni come questi.
 
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