Il Convento dei Padri Crociferi a Catania è una delle strutture più grandi situate nella regione. La grandezza e la posizione strategica in cui è ubicata sono elementi fondamentali che ci fanno capire l’importanza che questo luogo di cultura possedesse all’epoca della sua costruzione. I suoi edifici si estendono infatti sino ad occupare quasi l’interno isolato a partire da Via dei Crociferi sino a toccare l’asse di Via San Giuliano, Via la Rosa Buccari e Via Sant’Elena.
Il Convento dei Padri Crociferi : Storia e origine della struttura
Le estese dimensioni della struttura rappresentano simbolicamente l’importanza dell’ordine dei Padri Crociferi per la Catania di fine 600′. Gli stessi Padri chiesero infatti a più entità di collaborare per estendere la struttura e farne un nuovo polo culturale-religioso, all’interno del quale si potesse sia ospitare l’intero ordine che praticare tutte le usanze e i riti di culto più comuni e sentiti dalla popolazione. La storia travagliata della sua costruzione inizia nel 1723 con il disegno della prima ala a cura dei padri Antonio Barbera e Vincenzo Caffarelli; solo successivamente viene acquistata la casa del sacerdote Saverio Quattrocchi che in seguito diverrà la parte centrale della facciata di Levante. I lavori proseguono sino al 1779, anno durante il quale terminano i lavori per l’edificazione della sacrestia, del portone e del pozzo all’interno del giardino e, infine, si completa il prospetto esteso su Via dei Crociferi.
Il violento terremoto che colpì la città nel 1818 causerà purtroppo gravi danni all’intera struttura che tuttavia verranno diligentemente curati nel corso degli anni per preservarne la straordinaria bellezza. Il Convento ha assunto diverse funzioni sopratutto dopo la metà dell’Ottocento quando, a seguito dell’unificazione nazionale, diviene centro ospedaliero per le vittime di guerra e, successivamente, “Regia scuola normale femminile”. Sono stati eseguiti anche interventi contemporanei per fortificare le uscite di sicurezza e per cementare le scalinate destinate al supporto di una notevole quantità di persone.
Il violento terremoto che colpì la città nel 1818 causerà purtroppo gravi danni all’intera struttura che tuttavia verranno diligentemente curati nel corso degli anni per preservarne la straordinaria bellezza. Il Convento ha assunto diverse funzioni sopratutto dopo la metà dell’Ottocento quando, a seguito dell’unificazione nazionale, diviene centro ospedaliero per le vittime di guerra e, successivamente, “Regia scuola normale femminile”. Sono stati eseguiti anche interventi contemporanei per fortificare le uscite di sicurezza e per cementare le scalinate destinate al supporto di una notevole quantità di persone.
Tesori contenuti all’interno del Convento dei Padri Crociferi
All’interno del Convento sono contenuti tesori e reperti storici di inestimabile valore quali l’Estasi di San Camillo di A. Pennini del 1773, l’altare maggiore in marmo policromo del XVIII secolo, il Transito di San Giuseppe di Natale Distefano del 1835 e sempre ad opera dello stesso pittore una copia di Sant’Agata e Santa Lucia risalente al 1836.
L’interno della struttura è costituito da un’unica navata principale di importanti dimensioni che offre uno spettacolo prospettico mozzafiato come d’altronde lo offrono i suoi meravigliosi giardini. L’Amministrazione Comunale di Catania ha deciso di destinare il sito a Museo della Città ai Crociferi, offrendo a chiunque la possibilità di scoprirne i tesori attraverso visite guidate e tour all’interno dell’intera struttura ogni settimana.
L’interno della struttura è costituito da un’unica navata principale di importanti dimensioni che offre uno spettacolo prospettico mozzafiato come d’altronde lo offrono i suoi meravigliosi giardini. L’Amministrazione Comunale di Catania ha deciso di destinare il sito a Museo della Città ai Crociferi, offrendo a chiunque la possibilità di scoprirne i tesori attraverso visite guidate e tour all’interno dell’intera struttura ogni settimana.
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