Il Palazzo della Borsa a Catania, oggi la sede della Camera di Commercio
A pochissimi passi dal centro storico di Catania, dove oggi sorge il maestoso Palazzo della Borsa, un tempo vi era una chiesa secolare, la Chiesa della Speranza, demolita nel 1927. Al suo posto, nel ’33, sorse l’edificio che ancora oggi è protagonista dell’inclinata Via Cappuccini, a causa della quale l’intervento architettonico è stato piuttosto complesso.
Progettato da Vincenzo Patanè e decorato dalle opere di alcuni importanti scultori dell’epoca, si tratta di un edificio che unisce in maniera sapiente due grandi stili, ovvero il barocco e il neoclassico.
Progettato da Vincenzo Patanè e decorato dalle opere di alcuni importanti scultori dell’epoca, si tratta di un edificio che unisce in maniera sapiente due grandi stili, ovvero il barocco e il neoclassico.
Scelte stilistiche adattate alle caratteristiche del terreno
Le facciate esterne del Palazzo della Borsa presentano degli elementi di notevole interesse. Innanzitutto, ove possibile esse presentano degli archi a tutto sesto protetti da inferriate che creano forme geometriche, in quanto il fattore limitante è rappresentato dall’inclinazione di Via Cappuccini. Gli archi decorativi trovano la loro massima espressione in Via Sant’Euplio, in cui sono anticipati anche da una scalinata. L’entrata, che si trova all’angolo tra le due strade, è sapientemente protetta da due colonne di ordine ionico.
Gli interni in tutta la loro bellezza
Gli interni dell’edificio si caratterizzano per notevole eleganza, ma di certo l’elemento che suscita più interesse è la Sala delle Grida. Perfettamente circolare, un tempo veniva impiegata per stabilire i prezzi dei prodotti agricoli, mentre oggi è sede di mostre culturali. A mo’ di Pantheon, anche la Sala delle Grida è divisa in più settori che, invece di ospitare statue di divinità, sono occupate da bassorilievi su cui sono stati impressi i nomi dei prodotti sui quali si basava l’economia catanese nei primi anni del Novecento.
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