In quello stesso anno, l’accademico italiano progettò anche l’Edicola Raspa di Catania, oggi distrutta, e il Cinema Blu, che anche se non fu mai costruito, rappresenta il momento di rinascita sociale della città.
Il palazzo Scandurra di Catania
Il palazzo si trova al civico 22 di Piazza Cavour e incarna, seppure in scala modesta, tutte le prerogative estetiche del Fichera.
Nel complesso, il Palazzo Scandurra presenta tre registri che si innalzano su uno zoccolo grigio e coronati da una cornice aggettante.
Il prospetto frontale dell’edificio colpisce per l’uso del bugnato liscio al piano terra e di un intonaco bruno e arricciato ai due piani superiori.
Giochi di linee e di luce
Il prospetto suggerisce un senso di movimento sfruttando linearismi contrastanti e la trasparenza della luce.
Nel primo caso, le linee, nitide e squadrate al pianterreno, si smussano a 45° al piano nobile e al primo piano.
La luce, invece, ora si addensa nelle modanature preziose che ornano le mensole e le cornici dei balconi, ora corre lungo architravi lisci.
Tutti gli ornati sono realizzati in pietra siracusana che, di un intenso color giallo paglierino, fungono da elementi baluginanti dell’architettura.
Come di consueto, nel linguaggio di Fichera emergono chiari riferimenti all’antico. In questo caso, l’aspetto retrospettivo è affidato ai fregi svettanti sui cornicioni.
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