La città di Catania oltre alle sue bellezze fatte di arte e paesaggi ha una tradizione che da anni è seguita da milioni di persone ed è la festa di Sant’Agata, patrona della città.
Della giovane Agata s’innamorò un console catanese che dopo i continui rifiuti di Agata di togliersi la sua fede religiosa la fece processare e le fece subire delle atroci torture; la rabbia del console aumentò fino alla decisione di farla bruciare.
Nel mentre della punizione avvenne un sisma che tutto fermò ma non contento il console mise Agata in prigione dove però morì poco dopo. Episodio particolare l’anno dopo la sua morte, avvenuta nel mese di febbraio, l’Etna si svegliò così molti paesani andarono alla tomba della Santa e presero il velo che la copriva portandolo davanti alla discesa dell’incandescente lava dove incredibilmente essa si fermò; da quell’istante Sant’Agata divenne la patrona della città e protettrice contro il fuoco e i risvegli dei vulcani.Ogni anno all’inizio di febbraio; proprio quando cade l’anniversario della sua morte, si tiene la festa in onore di Sant’Agata e Catania si riempie di luci, banchetti e decorazioni entrando nel pieno vivo della sua festa.
Nei primi anni la festa si svolgeva in un unico giorno per poi arrivare ad oggi dove i festeggiamenti durano anche tre giorni pieni e ricchi di avvenimenti.
La prima giornata è incentrata sulla processione della “cera” dove insieme a migliaia di persone sono presenti politici e i più importanti religiosi del posto; il giorno seguente si tiene la santa messa “Aurora” dove il corpo di Sant’Agata viene portato in giro per le vie della città.
Mentre il terzo giorno la Santa rimane esposta al pubblico durante la messa per poi nel pomeriggio essere trasportata nell’ultima processione per le strade accompagnata da tutti i turisti e cittadini che aspettano solo di poterla festeggiare.
Durante queste giornate di festa per onorare Sant’Agata vi è un preciso percorso da seguire; tra vie e viottoli ci si immerge totalmente nella festa da ogni angolo della città.
Il percorso del fercolo; ovvero l’auto idonea al trasporto di reliquie inizia il giorno 4 febbraio dopo la messa con la processione, dove verso metà pomeriggio si arriva a Piazza Stesicoro per la famosa salita dei Cappuccini.
Qui si visita in varie soste le chiese di Sant’Agata alla Fornace, al Carcere e alla Vetere; luoghi simbolo della vita della Santa.
Nell’ultima chiesa ci si ferma per le preghiere uscendo poi per via Plebiscito e piazza Risorgimento con l’arrivo a Porta Garibaldi dove ci saranno i fuochi d’artificio.
Alle prime luci del mattino il 5 febbraio il fercolo arriva alla fine di via Plebiscito per poi scendere verso il mare passando per gli “archi della marina“; arrivando quindi in piazza Duomo attraverso Porta Uzeda per poi ritornare al Duomo terminando il giro al di fuori di Catania.
Nel tardo pomeriggio del 5 febbraio il fercolo parte dal Duomo entrando nella piazza e qui ci sarà l’inizio della processione passando per via Etnea con l’arrivo in piazza Cavour nel primo mattino del 6 febbraio dove ci sarà lo spettacolo dei fuochi.
Quindi si prosegue e si arriva alla salita di Sangiuliano per passare da via Crociferi dove avverrà la sosta per ascoltare i canti delle suore Benedettine; il quale anni fa’ avveniva in piena notte mentre ora è spostato al mattino.
Si conclude il percorso e le giornate della festa di Sant’Agata con il ritorno in Cattedrale per salutare le reliquie della Santa finendo queste suggestive ed emozionanti giornate; festa decisamente unica da vedere almeno una volta.
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