Isola Vulcano Eolie: Mitologia e Storia
L’attività vulcanica di quest’isola impressionò storici come Senofonte, Tucidide, Aristotele e Plinio. Ai tempi dei Romani, acquistò importanza lo sfruttamento minerario e continuò fino ai tempi dei Borboni. Nel 1860, dopo la caduta di questi ultimi, la parte settentrionale dell’isola venne acquistata dal britannico Stevenson che riattivò le miniere e piantò i primi vigneti. In seguito all’eruzione del 1888-1890, ultima eruzione del cratere di Vulcano, Stevenson vendette tutto e se ne andò. Rimasero gli abitanti delle zone di Gelso e Piano, contadini e pastori, che formarono la popolazione dell’isola. Una rudimentale agricoltura, basata principalmente sulla vite, riattivò l’interesse per l’isola che attualmente è una delle mete preferite dai turisti nell’arcipelago eoliano.
Isola Vulcano Spiagge: Dai crateri alle spiagge
La straordinaria bellezza dell’isola si traduce nella possibilità di effettuare escursioni sia via terra sia dal mare. Nonostante i soli 21 km quadrati di estensione, l’isola di Vulcano è famosa per il cratere, le spiagge e le terme.
Gli amanti del trekking possono effettuare escursioni sul cratere di Vulcano per godere, da una quota di circa 400 m slm, del fantastico panorama sull’intero Arcipelago delle Isole Eolie: dopo aver superato con lo sguardo la penisola di Vulcanello, ci si trova di fronte Lipari con a sinistra Salina, in lontananza Filicudi, a destra Panarea con suoi isolotti, e sullo sfondo Stromboli. Alicudi è visibile solo nelle giornate particolarmente limpide. La salita al cratere, attraverso un sentiero di circa 7 km che passa a fianco alla montagna, è abbastanza faticosa a causa delle discrete pendenze e richiede circa un’ora e mezza. Durante il percorso, si incontrano emissioni gassose contenenti zolfo che fuoriescono dalla caldera vulcanica colorando la pietra di giallo ocra e di rosso e producendo il tipico e non piacevole odore di uova marce.
Nella penisola di Vulcanello è possibile visitare la Valle dei Mostri, che è una distesa di sabbia intervallata da rocce vulcaniche. Tali rocce, grazie all’azione erosiva del mare, hanno acquisito forme che ricordano profili di animali e figure mostruose.
L’energia presente nel sottosuolo di Vulcano rende quest’isola un luogo particolare, grazie a zone sulfuree sia in mare aperto sia sull’isola. Sgorga infatti dal terreno un fango che porta benefici alla pelle, per le malattie ossee e per i disturbi respiratori. I fanghi sulfurei termali rappresentano una delle principali attrattive dell’isola.
L’isola di Vulcano, come le altre isole Eolie, è famosa soprattutto per le spiagge; le migliori di quest’isola sono la Spiaggia delle Sabbie Nere, la Spiaggia del Gelso, la Spiaggia di Punta dell’Asino, la Spiaggia delle Fumarole e la Piscina di Venere. La Spiaggia delle Sabbie Nere, formata da residui di pietra vulcanica, si trova nella zona del Porto di Ponente, in una baia circondata da rocce e macchia mediterranea. Da questa spiaggia si effettua la partenza per un’escursione alla scoperta della bellissima grotta del Cavallo caratterizzata da gallerie, laghetti, stalattiti, stalagmiti e particolarissime “volte” a forma di cupola. Sulla costa sud di Vulcano si trova invece la Spiaggia del Gelso, riservata e difficile da raggiungere, formata da sassi neri levigati e nelle vicinanze è presente anche il faro del Gelso. Sempre nella costa meridionale, la suggestiva Spiaggia di Punta dell’Asino, caratterizzata da sabbia nera, è in una caletta, tranquilla di giorno e mondana la notte. Vi è un forte contrasto di colori tra il verde della montagna, la trasparenza dell’acqua di mare e la terra nera dei vulcani. Questa spiaggia è raggiungibile a piedi percorrendo una ripida discesa o più comodamente con un taxi-boat. La particolare Spiaggia delle Fumarole si trova nella zona del Porto di Levante ed è bagnata da acque riscaldate dal vapore sulfureo che sgorga dal fondo marino. A poca distanza c’è la piscina naturale dei Fanghi di Vulcano. La Piscina di Venere è invece uno specchio acqueo bordato da rocce di tufo e basalto, un gioiello di natura incontaminata visitabile solo partecipando a un’escursione in barca.
Assolutamente da visitare il Centro Vulcanologico INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) “Marcello Carapezza” che offre filmati e un percorso espositivo guidato sull’isola di Vulcano e più in generale sui vulcani delle isole Eolie e sui loro sistemi di monitoraggio.
Isola Vulcano come arrivare: Collegamenti principali
L’isola di Vulcano è raggiungibile da Milazzo (ME) in circa un’ora e mezza di navigazione con la nave o in circa ¾ d’ora con l’aliscafo. Le compagnie di navigazione che propongono questo collegamento sono: Liberty Lines, Interisole Ferries, Caronte e NGI (Navigazione Generale Italia). È possibile imbarcarsi per Vulcano anche da Messina, Reggio Calabria, Napoli e Palermo.
Vulcano è collegata anche all’isola di Lipari grazie al servizio marittimo; la navigazione dura circa ¼ d’ora e attraversa le Bocche di Vulcano.
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