La Chiesa di San Nicolò nel Comune di Savoca, edificata nel XIII secolo, era originariamente dedicata a San Nicola di Bari. All’epoca, presentava affreschi raffiguranti questo santo della tradizione cristiana orientale. Nel 1881, a seguito della quasi totale distruzione del vicino edificio religioso dedicato a Santa Lucia, il simulacro argenteo della Santa venne trasferito nella Chiesa di San Nicolò, che da quel momento assunse l’appellativo di “Chiesa di Santa Lucia”.
Ogni anno, durante la festa patronale che si celebra la seconda domenica di agosto, viene rievocato storicamente il martirio della Santa, rappresentato da una bambina.
Chiesa di San Nicolò: architettura e opere d’arte
Nel corso dei secoli la chiesa ha subito importanti restauri che ne hanno modificato l’aspetto originario. L’edificio presenta oggi un’architettura settecentesca e ha il vago aspetto di una fortezza medievale che domina la sottostante vallata. È a tre navate ed è sovrastata da una torre campanaria.
Numerose sono le opere pittoriche e scultoree conservate all’interno della chiesa, tra le quali spiccano per valore artistico un mezzo busto di marmo di Santa Lucia (XV secolo), la tela della Madonna del Parto (1623), la trecentesca tavola di San Michele Arcangelo e uno stemma raffigurante la pianta del sambuco, da cui, etimologicamente, pare che derivi il nome Savoca.
Le cripte-ossuario e il set del Padrino
Sotto il piano di calpestio della piazzetta antistante la chiesa si trovano le cripte-ossuario che contengono i resti mortali di cittadini savocesi appartenenti ai ceti popolari, vissuti e deceduti tra il XIV e il XIX secolo.
Sul sagrato di questo edificio sacro, inoltre, furono girate alcune scene del celebre film “Il Padrino”.
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