La Prima Stampa a Catania
La stampa a caratteri mobili, grazie alla quale si poté facilitare il processo di riproduzione delle copie stampate, nacque nel 1455, quando Johannes Gutenberg pubblicò la “Bibbia a 42 linee”, interamente composta e stampata con la tecnica dei caratteri mobili. Dal 1455 al 1471, passarono sedici anni. Nel 1471 Catania avrebbe potuto stampare la sua prima copia di un prodotto editoriale, perché il tipografo tedesco Enrico Aldig era giunto in città con l’intento di stampare le leggi municipali. Ma ciò non accadde perché gli archivi municipali catanesi non funzionavano come il tipografo si aspettava! Così tornò indietro, a Roma, e stampò la Vita di San Gerolamo (1478).
Il primo stampatore catanese fu, invece, Giuseppe Cumia, giurista e uomo di lettere catanese, che stampò il libro più antico di Catania: il De Successione Feudalium Repetitio, scritto e pubblicato dallo stesso Cumia nell’impianto tipografico che aveva installato in casa propria. Ben novant’anni dopo, nel 1563!
Nello stesso anno stampò un volume di versi: “Rime di Giuseppe Cumia – Dottor dell’Una et l’Altra Legge – Siciliano di Catania”.
Si dovrà attendere il 1623 per ritrovare a Catania abili competenti e professionisti nella stampa: Giovanna d’Austria vendette per 110 onze le attrezzature tipografiche del marito deceduto a Giovanni Rossi e al Petronio, i quali decisero di impiantare una tipografia a Catania.
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