Nella storia un ruolo molto importante viene giocato dai Romani, popolazione che ha occupato la nostra nazione e ha portato molte storie.
Infatti possiamo vedere che il popolo romano ammirava ed era affascinato dalle introduzioni greche ed orientali che col tempo portavano dei mutamenti.
Ad essi si aggregarono anche i Siciliani che prediligeva un loro aspettato ispirato ai romani. In sicilia esistevano delle comunità ebraiche prima che nascesse il Cristianesimo ed essere erano ubicate nelle grandi città definite col termine domus che in latino significa casa. Esistono scarse testimonianze di cristianesimo che vigeva nei primi secoli in sicilia.
Le prime sepolture cristiane effettuate nell’isola siciliana risalgono al II secolo e dei primi santi che si hanno notizia risalgono al III secolo, infatti si predicava san Marciano e Sant’Agata. Resistette a lungo il pensiero del paganesimo.
Dopo che Costantino con l’editto di Milano del 313 proclamò la libertà di culto mise sullo stesso livello il cristianesimo con altre religioni, culti e così la religione si diffuse in un modo rapido. In sicilia con il passare del tempo si ebbero alcuni cambiamento dove alcuni stabili destinati a diversi utilizzi vennero create delle chiese nelle grandi città.
Si può notare che la diffusione del cristianesimo in sicilia si stava evolvendo piano piano ed è documentata perché si stava avendo così anche lo sviluppo dell’architettura funeraria cristiana. Questo portò alla creazione di catacombe, cimiteri e tombe private.
Cristianesimo in Sicilia
La sicilia, tra il II e il III secolo, era una provincia dell’impero romano, che era una grande potenza all’epoca perché aveva conquistato un grande territorio all’epoca. Tutte le terre conquistate, vennero affidate a Proconsoli che le governavano in rappresentanza dell’imperatore facendo applicare le leggi di Roma e imponevano la religione pagana.
La sicilia per l’impero romano era un’isola fiorente, siccome era un importante centro dove veniva prodotto il grano e permetteva all’impero di poter fornirsi di tale produttività; infatti veniva denominata granaio di Roma.
Nei tempi in cui era in vita Sant’Agata, Catania era la più importante città della sicilia. Infatti in questa città risiedeva il proconsole, cioè il governatore di tutta l’isola, inoltre costituiva anche il centro industriale e commerciale di prim’ordine, grazie all’attività del suo porto coi i diversi e grandi collegamenti che aveva con l’Oriente. Oltre a questo grazie al fatto di avere l’Etna, le sue fertilissime terre vulcaniche permettevano anche la produzione di olive.
Il Cristianesimo
Non si hanno delle certezze di come si sia sviluppata e stabilità la religione all’interno di quest’ultima, si pensa forse ai diversi collegamenti commerciali che quest’ultima aveva avuto con le persone di tutto il mondo, infatti vi saranno stati certamente degli incontri con persone che già praticavano ed erano credenti in tale religione ed è proprio per questo che si pensi che una persona del genere entrando sul territorio avesse fatto penetrare quest’ultima.
Tradizioni Religiose
La tradizione narra che San pietro, primo apostolo e primo papa, che fu presente alla prima missione evangelizzatrice sia venuto a visitare i primi nuclei che si erano formati nelle città costiere del mediterraneo e si sia fermato a predicare il vangelo anche in sicilia.
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