Piazza Mazzini, anticamente conosciuta come Piano di San Filippo, è una delle più antiche piazze monumentali del centro storico di Catania.
Forse apparentemente meno vistosa rispetto ad altri luoghi della città, ha un in realtà un fascino tutto particolare: oggi è artisticamente considerata come il simbolo della rinascita della città, a causa delle travagliata vicende storiche che l’hanno vista protagonista.
Forse apparentemente meno vistosa rispetto ad altri luoghi della città, ha un in realtà un fascino tutto particolare: oggi è artisticamente considerata come il simbolo della rinascita della città, a causa delle travagliata vicende storiche che l’hanno vista protagonista.
CENNI STORICI DELLA PIAZZA MAZZINI
Correva l’anno 1693, nel Mezzogiorno era pressante il dominio spagnolo.
Il 9 gennaio una tremenda scossa di terremoto fece tremare l’isola, l’Etna eruttò scatenando un fortissimo maremoto: una sorta di scena apocalittica perdurò per due interminabili giorni, provocando ben 12.000 vittime.
Gran parte della città venne distrutta, di Piano San Filippo non rimase quasi nulla.
Ma non è un caso se la fenice è uno dei simboli della città, perché nella distruzione, dalle ceneri, Catania rinacque.
Il compito di ‘riportarla in vita’ fu affidato al duca di Camastra, ed è grazie a lui che l’attuale Piazza Mazzini prese la fisionomia che si può ammirare oggi.
Il 9 gennaio una tremenda scossa di terremoto fece tremare l’isola, l’Etna eruttò scatenando un fortissimo maremoto: una sorta di scena apocalittica perdurò per due interminabili giorni, provocando ben 12.000 vittime.
Gran parte della città venne distrutta, di Piano San Filippo non rimase quasi nulla.
Ma non è un caso se la fenice è uno dei simboli della città, perché nella distruzione, dalle ceneri, Catania rinacque.
Il compito di ‘riportarla in vita’ fu affidato al duca di Camastra, ed è grazie a lui che l’attuale Piazza Mazzini prese la fisionomia che si può ammirare oggi.
L’ARCHITETTURA DELLA NUOVA PIAZZA MAZZINI
Sorgendo all’incrocio tra due strade, via Garibaldi e via della Lettera, Piazza Mazzini assunse la forma odierna a croce greca.
L’intera area risulta perfettamente simmetrica, poiché tutti gli edifici costruiti ai quattro angoli hanno la stessa altezza e sono sorretti ciascuno da otto colonne che formano gradevoli portici, oggi luogo di passeggio o di sosta in uno dei numerosi bar.
Una curiosità per gli amanti dell’arte: le colonne utilizzate, un tempo sorreggevano l’antico teatro romano di Catania.
Con il suo nuovo e artistico aspetto, Piazza Mazzini divenne ben presto area adibita ad ospitare il mercato cittadino, vivace, colorato e sempre più affollato, al punto da dover essere trasferito altrove poco dopo.
Da allora la piazza fu chiamata ad assolvere una nuova funzione : ospitare il mercatino dei giocattoli, ogni 2 novembre, in occasione della ricorrenza dei defunti. Oggi anche questa tradizione ha una nuova ubicazione, tuttavia molti anziani chiamano ancora Piazza Mazzini
‘ ‘a chiazza ‘e morti’.
L’intera area risulta perfettamente simmetrica, poiché tutti gli edifici costruiti ai quattro angoli hanno la stessa altezza e sono sorretti ciascuno da otto colonne che formano gradevoli portici, oggi luogo di passeggio o di sosta in uno dei numerosi bar.
Una curiosità per gli amanti dell’arte: le colonne utilizzate, un tempo sorreggevano l’antico teatro romano di Catania.
Con il suo nuovo e artistico aspetto, Piazza Mazzini divenne ben presto area adibita ad ospitare il mercato cittadino, vivace, colorato e sempre più affollato, al punto da dover essere trasferito altrove poco dopo.
Da allora la piazza fu chiamata ad assolvere una nuova funzione : ospitare il mercatino dei giocattoli, ogni 2 novembre, in occasione della ricorrenza dei defunti. Oggi anche questa tradizione ha una nuova ubicazione, tuttavia molti anziani chiamano ancora Piazza Mazzini
‘ ‘a chiazza ‘e morti’.
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