Passeggiando per il centro storico della città di Catania si possono osservare diversi edifici caratteristici e monumenti. Tra questi di particolare interesse è
L’Anfiteatro Romano, risalente al II secolo d.C. e localizzato nell’odierna piazza Stesicoro.
Cenni storici
La sua costruzione si fa risalire al II secolo d.C. e se ne segnala un ampliamento avvenuto durante il III secolo d.C. che portò ad allargare notevolmente i suoi confini.
La sua grandezza è intuibile dai resti delle sue mura che ne costituivano il perimetro esterno e fanno pensare che la sua estensione avesse la forma di una circonferenza dal diametro di 300 metri circa.
Intorno al 500 d.C., come si evince da diversi documenti, il monumento si trovava in stato di abbandono ed i catanesi, su concessione dell’attuale imperatore, ne usavano i resti per la costruzione di nuovi edifici. Per tale uso viene segnalato anche in epoche successive, tra questi si segnala in particolare le fonti che nel XI secolo attestano che venne usato su indicazione di Ruggero II di Sicilia per reperire materiali utilizzati per la realizzazione della cattedrale della città di Catania dedicata a Sant’Agata.
Durante la seconda guerra mondiale il sito venne adoperato come rifugio dai bombardamenti e da allora in poi è stata soggetto all’alternarsi di periodi di abbandono e periodi di interesse durante i quali si è intervenuti con delle opere di restauro.
Il presente
La sua costruzione si fa risalire al II secolo d.C. e se ne segnala un ampliamento avvenuto durante il III secolo d.C. che portò ad allargare notevolmente i suoi confini.
La sua grandezza è intuibile dai resti delle sue mura che ne costituivano il perimetro esterno e fanno pensare che la sua estensione avesse la forma di una circonferenza dal diametro di 300 metri circa.
Intorno al 500 d.C., come si evince da diversi documenti, il monumento si trovava in stato di abbandono ed i catanesi, su concessione dell’attuale imperatore, ne usavano i resti per la costruzione di nuovi edifici. Per tale uso viene segnalato anche in epoche successive, tra questi si segnala in particolare le fonti che nel XI secolo attestano che venne usato su indicazione di Ruggero II di Sicilia per reperire materiali utilizzati per la realizzazione della cattedrale della città di Catania dedicata a Sant’Agata.
Durante la seconda guerra mondiale il sito venne adoperato come rifugio dai bombardamenti e da allora in poi è stata soggetto all’alternarsi di periodi di abbandono e periodi di interesse durante i quali si è intervenuti con delle opere di restauro.
Il presente
Oggi dell’anfiteatro è visitabile una piccola porzione (circa un decimo della sua estensione originaria) e vi si può accedere sia da piazza Stesicoro che dal vico Anfiteatro. La gran parte della struttura è interrata sotto le zone limitrofe. Studi recenti sviluppati con i fondi dell’unione europea su proposta del MIUR e del MISE hanno dato vita ad un laboratorio multimediale col fine di valorizzare i beni culturali presenti nel territorio e prenderne consapevolezza.
Lascia un commento