L’Italia si unisce in un canto sui balconi

L’Italia si unisce: I Flash Mob ai tempi del Corona-virus L’epidemia di questi giorni sta tenendo chiusi in casa milioni di italiani ma non smorza l’indole canterina del nostro popolo. Diversi flash mob vengono organizzati ormai quotidianamente su scala nazionale o locale, promossi sui social o per mezzo di catene via messaggio sui telefonini. In…

coronavirus musica nei balconi

L’Italia si unisce: I Flash Mob ai tempi del Corona-virus

L’epidemia di questi giorni sta tenendo chiusi in casa milioni di italiani ma non smorza l’indole canterina del nostro popolo.
Diversi flash mob vengono organizzati ormai quotidianamente su scala nazionale o locale, promossi sui social o per mezzo di catene via messaggio sui telefonini.
In genere i flash mob, dall’inglese “folla improvvisa”, si svolgono in una data e luogo convenuti per poi disperdersi rapidamente dopo l’esibizione, stavolta invece è diverso, perché il luogo non è la piazza o un giardino ma, per cause di forza maggiore, il proprio balcone di casa.
Complice anche il bel tempo di questi giorni che chiama le persone fuori dalle quattro mura anche solo per godersi un raggio di sole o un soffio di vento, i balconi sono diventati platea e palcoscenico di un’Italia che non ha perso la voglia di cantare e sentirsi unita.

Canzoni contro la paura: L’Italia sui balconi

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fonte del video Facebook

Da Aosta a Palermo si alzano così in coro, dai balconi adornati con manifesti di speranza e bandiere italiane, canzoni cantate da voci di tutte le età in segno di incoraggiamento per tutta la popolazione e di sostegno per tutti gli operatori sanitari impegnati in queste ore nella battaglia più difficile, quella negli ospedali, e ai quali inoltre viene inoltre dedicato ogni giorno, in ogni dove, un applauso a mezzogiorno.
Questa è la terapia che l’Italia in quarantena sta adottando in questi giorni per esorcizzare la paura ed infondersi reciprocamente un messaggio di speranza, in attesa di poter tornare a cantare insieme nelle piazze.
Il più gettonato è ovviamente l’Inno di Mameli, ma tanti sono i classici intonati in questi giorni durante l’appuntamento diventato consueto delle ore 18:00.
Si passa da quelli nazionali come la sempreverde Azzurro di Celentano o Ma il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano ai classici locali come Romagna mia, O mia Bela Madunina, pezzi di Pino Daniele o altri classici della canzone napoletana, canzoni quindi note a tutti e che tutti possono cantare per far sentire la gente vicina e unita anche in questi momenti di difficoltà.
Altre città come Roma invece hanno stilato un vero e proprio calendario per i giorni a venire, mentre tanti sono i vip che stanno allietando le giornate di semi-reclusione dei vicini con piccole esibizioni improvvisate come quelle di Giuliano Sangiorgi dei Negroamaro a Lecce.
Un’altra iniziativa, partita da Matera ma adottata poi dappertutto e che verrà replicata sicuramente, è quella di puntare luci verso il cielo alle ore 21:00 per far vedere al mondo via satellite, e a chiunque ci guardi da lassù, che l’Italia è viva e non si arrende.
Diverse sono anche le manifestazioni estemporanee di cittadini che, mossi dalla noia, dal protagonismo ma soprattutto dalla voglia di distrarre o rallegrare il vicinato in questi giorni di ansia e preoccupazione, si esibiscono allestendo a volte veri e propri mini palchi con tanto di amplificatori e dirette su social, mettendo in luce a volte vero talento, altre volte invece, più spesso a giudicare dai divertenti video che stanno circolando in rete, un estro e una temerarietà degni della famosa trasmissione della Corrida, ma sempre e comunque apprezzati da un pubblico senza telecomando e il cui mondo si ferma oggi al proprio balcone, senza però perdere la voglia di farsi compagnia e coraggio a vicenda.

 
Ospedale Vittorio Emanuele di Catania

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