Il momento di contare i danni del maltempo a Catania è arrivato anche quest’anno. Praticamente un appuntamento che si sta consolidando con cadenza annuale e che, ahinoi, non è certamente uno di quelli che ci si sognerebbe di ripetere. Eppure, anche stavolta, il maltempo ci ha colti “impreparati”; certo, le allerte meteo della Protezione Civile hanno sicuramente contribuito a diminuire i danni. Il presidente Schifani ha quindi indetto un vertice alla Prefettura per discutere delle conseguenze dell’ondata di maltempo degli ultimi giorni.
Riposto, danni da mareggiata
E proprio durante il summit il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, ha raccontato i danni subiti dalla mantellata del porto commerciale. Gli stessi descritti da una nota del comune: «Danni infrastrutturali che non hanno risparmiato neppure la mantellata del porto commerciale, in parte sventrata dalla forza delle onde. Danni materiali che hanno interessato anche la viabilità allorchè parte del lungomare e di viale Amendola son state invase da detriti di ogni tipo trascinati dal mare in burrasca, senza contare che i muretti di protezione, a ridosso della radice del porto e i new jersey in cemento posti a rinforzo dei muretti, sono stati spazzati via dalla forza delle onde. Danni anche in via Colombo e su via Immacolata.»
Il vertice è stato però fondamentale per visualizzare una strategia d’insieme, con «il governatore ha ribadito la necessità di una sinergia. Insieme alla Protezione civile regionale, si interverrà sulla base dei suggerimenti delle autorità locali per risolvere le necessità più urgenti. Saranno utilizzati i fondi regionali e si farà richiesta di poter attingere a quelli extra regionali”.
Per quanto riguarda invece la parte di mantellata danneggiata, sarà richiesto l’intervento del Ministero delle Infrastrutture. «Il sindaco ha inoltre pensato anche ai danni occorsi ai singoli cittadini, prospettando la necessità di assicurare ristori anche ai privati, le cui strutture che ricadono nelle vicinanze della costa jonica hanno subito danni ingenti».
Maltempo a Catania: vertici del Cna lanciano allarme
Com’era possibile immaginare, non solo Riposto ha subito ingenti danni durante i giorni di allerta meteo per il maltempo a Catania, ma anche la costa sud dell’isola è stata vessata dal maltempo. Per questo, i vertici regionali di Cna Balneari Sicilia hanno segnalato tramite una nota del presidente Gugliemo Pacchione e del coordinatore Giampaolo Miceli hanno parlato di «uno scenario mai visto prima: le acque sono entrate nel perimetro della costa devastando le strutture. Come dire, piove sul bagnato per le imprese del settore, già vessate dallo spauracchio delle evidenze pubbliche e della illogica applicazione della direttiva Bolkestein. Quanto accaduto nei giorni scorsi rischia di assestare il cosiddetto colpo di grazia all’offerta turistica balneare della Sicilia».
«In queste ore si sta faticosamente definendo la conta dei danni che sono notevoli occorre allora un intervento da parte delle Istituzioni. Ecco perché non possiamo che supportare la richiesta già avanzata da Cna Sicilia per il riconoscimento dello stato di calamità naturale. E nel contempo auspichiamo un contestuale intervento, sempre della Regione, per ipotizzare un aiuto reale per le imprese colpite e l’attivazione di un Tavolo di crisi per sostenere i ripristini e garantire la prossima stagione balneare».
«Ed in questa direzione il nostro impegno sarà massimo – concludono i vertici di Cna Balneari Sicilia – così come proseguirà con fermezza l’azione sindacale per affermare le ragioni della continuità aziendale per gli stabilimenti balneari legata alla mappatura e ad un rinnovato confronto con la politica e le autorità comunitarie».
Confagricoltura: emergenza per il maltempo a Catania
Situazione critica anche nel reportage di Confagricoltura, dove il maltempo è andato colpire duramente le coltivazioni. Una situazione aggravata dallo stato fatiscente di molti dei canali di deflusso delle acque e delle strade. Il presidente regionale di Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona, ha parlato della criticità degli eventi che si stanno susseguendo. «Le condizioni meteo avverse e i cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e stanno decimando le nostre produzioni di eccellenza. Le condizioni delle infrastrutture non aiutano ad attenuare i danni, il dissesto idrogeologico che ne deriva riduce di volta in volta superficie disponibile. Occorre attivarsi immediatamente e tutelare con ogni mezzo l’agricoltura siciliana. Confagricoltura Sicilia chiede di attivare immediatamente lo stato di calamità e di prevedere risorse per il ristoro dei danni subiti attivando il Fondo di Solidarietà Nazionale. Facciamo inoltre appello al Governo regionale affinché convochi un tavolo con la Protezione Civile per avviare strumenti utili alla prevenzione dei danni: occorrono opere di bonifica straordinaria dei canali di scolo, di riforestazione e di messa in sicurezza. Nell’immediato –ha terminato il Presidente di Confagricoltura Sicilia – bisogna garantire i giusti ristori agli agricoltori siciliani in tempi certi e celeri».
Bloccato sull’Etna da 5 giorni
Anche la Rai ne ha parlato: è quanto successo a Daniele Pennisi, custode di Rifugio Citelli, da 5 giorni bloccato sull’Etna a causa della neve. Solo i due cani tengono compagnia a Daniele, che è riuscito a ricavare un passaggio per raggiungere il generatore d’emergenza e i pannelli fotovoltaici. Adesso bisognerà attendere ancora un po’ perché si riesca a liberare un passaggio, ma nel frattempo i video con cui Daniele ha raccontato il suo “esilio forzato” sono diventati virali. Il paesaggio innevato e maestoso dell’Etna infatti è uno spettacolo impossibile da ignorare.
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