Certo, tutti conosciamo le mandorle, le troviamo nei dolci o insieme ad altra frutta secca, specialmente nel periodo delle feste natalizie, a volte rivestono le nostre torte, altre invece, tostate e salate, arricchiscono gli antipasti o vengono usate come snack.
Ma non siamo abituati a farne un alimento che si trovi costantemente sulle nostre tavole perché tentiamo a dimenticare i loro benefici: allora eccoci qui a ricordarli, perché, ve lo assicuro, ne vale veramente la pena!
Caratteristiche generali
Le mandorle non sono altro che semi oleosi e commestibili di una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosacee che viene coltivata in tutto il Mediterraneo.
I frutti, tipo drupa, contengono un nocciolo legnoso dentro il quale si possono trovare uno o due semi.
Generalmente la coltivazione delle mandorle ha come scopo l’uso dei suoi frutti nell’industria dolciaria ma capita anche che vengano prodotti olii, saponi o che, per alcune varietà, venga utilizzato il legno.
Molta frutta secca viene importata: anacardi, arachidi, noci pecan, e tanta altra; la nostra si compone essenzialmente di: mandorle, noci, pistacchi e pinoli.
In Sicilia sono famose le mandorle di Avola.
In realtà per le mandorle e altri frutti dello stesso tipo si dovrebbe parlare anche di “frutta a guscio”, invece, termine più usato è proprio “frutta secca”.
Ma perché oleosi e perché frutta secca?
Frutta fresca e frutta secca
La frutta, dunque, si suole suddividere in due gruppi: fresca e secca ( da non confondere con quella disidratata).
La prima, essenziale nella nostra alimentazione, viene così chiamata perché ricca di acqua e per questo, aiuta il corpo a mantenere l’idratazione e il suo metabolismo.
La sua quantità di lipidi si rivela bassa come e ancora più bassa la percentuale proteica mentre è notevole l’apporto delle vitamine, delle fibre e dei sali minerali.
Notevole anche la quantità di zuccheri semplici che varia però, da un frutto all’altro.
I suoi benefici sono conosciuti e accompagna sempre le nostre giornate.
La frutta secca, invece, contiene una più esigua quantità di acqua e un maggiore quantitativo di lipidi rappresentati da acidi grassi polinsaturi, cioè grassi di origine vegetale, meno dannosi di quelli di origine animale.
Però bisogna fare attenzione, questi acidi, soprattutto della famiglia omega 6 (quelli del pesce sono omega 3) non sono carenti nell’alimentazione, si ritrovano anche in altri alimenti, perciò vanno assunti con moderazione, un loro eccesso, come d’altronde succede per tutti gli cibi, potrebbe dare squilibri e non benefici.
L’acido grasso più diffuso è l’acido linoleico seguito dal gamma-linoleico.
Resta da sottolineare l’elevato apporto calorico dunque, ancora per un altro motivo, la frutta secca va assunta in modeste quantità.
Nonostante queste restrizioni è indubbio che, questi semi siano un valido alleato per la nostra salute e riducono di molto i rischi di malattie cardiovascolari.
Allora vediamone i benefici.
Mandorle: i benefici
Rispetto alle noci le mandorle sono meno grasse, e sono considerate un alimento completo in quanto contengono:
- vitamine del gruppo B
- vitamina E
- proteine
- calorie
- calcio
- ferro
- magnesio
- potassio
- rame
- fosforo
- acidi grassi Omega-3
- fibre.
Gli olii essenziali contenuti in questi frutti ci aiutano a mantenere nei limiti i livelli di colesterolo e trigliceridi, di pressione arteriosa e inoltre prevengono infiammazioni generali del corpo.
La vitamina E è un antiossidante perciò aiuta le nostre cellule a non invecchiare mantenendo fresca e sana la nostra pelle e ci aiuta nel prevenire il cancro.
Le fibre ci danno proprietà lassative e una buona motilità intestinale ma soprattutto è da sottolineare la quantità di magnesio che rende le mandorle ancora più preziose.
Le mandorle infatti rappresentano un buon “integratore” di questo elemento che sappiamo quanto risulti utile contro l’affaticamento, lo stress, donandoci buonumore, energia e un sonno utile a ritemprarci.
Aiuta anche la nostra muscolatura prevenendone i crampi e collabora alla salute del nostro sistema cardio-circolatorio.
Mandorle: come consumarle
Alcuni studi recenti hanno osservato che le sostanze benefiche delle mandorle sono contenute soprattutto nella buccia, dunque non occorre spelarle ma utilizzarle con la loro “pelle”.
Ma è opportuno tenerle in AMMOLLO per qualche ora in modo da allontanare l’acido fitico che riduce l’assorbimento, da parte del nostro corpo, dei minerali tanto utili dei quali abbiamo già parlato.
D’altronde, i nostri nonni lo facevano già, senza conoscere i nomi di queste molecole, così difficili, forse perché, divenendo meno amare ne miglioravano il gusto, forse per tradizione, fatto sta che occorre riprendere questa buona abitudine se vogliamo trarre da questi frutti tutte le loro caratteristiche benefiche.
Alla fine dobbiamo ricordare che la frutta secca può dare fenomeni di allergia, pertanto è bene accertarsene e in ogni caso non eccedere mai, la quantità consigliata è di circa 20-30 grammi, pressappoco 15 mandorle, al giorno ma, escludiamo il “fai da te” e chiediamo al nostro medico di fiducia cosa è più utile per la nostra salute.
Adesso certamente penseremo a questi piccoli frutti come a dei “tesori” in un guscio di legno.
Se volete scoprire benefici di altri ingredienti facili da trovare, potete leggere anche il nostro articolo sul basilico!
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