Ancora tutto da scoprire il futuro della società etnea, che durante lo scorso campionato è fallita e non è riuscita a riprendersi – tanto da lasciare incompiuta la partecipazione anche alla serie C. Dopo la chiusura dei battenti, un nuovo inizio con la manifestazione d’interesse per il Calcio Catania del 18 giugno. All’appuntamento si sono presentati in 5, un numero che fa ben sperare i tifosi catanesi, scottati anche dalla beffa dell’inconcludente Mancini.
Nuove speranze per un nuovo inizio dunque, con i 5 candidati (e non quattro, come inizialmente detto dal comune). Le manifestazioni d’interesse provengono da: Luigi Ferlito per conto di Fabio Maestri; Gioacchino Amato per conto di Mmr Cinema; Dante Scibilia per conto di Pelligra Group Pty Ltd; Luca Giovannone per conto di Osmosi Spa; Antonello Mascali.
Scibilia: “Catania torni a pensare in grande”
Intervistato ai microfoni di SalaStampa, Dante Scibilia (rappresentante del gruppo australiano interessato ai rossazzurri), si è così espresso:
«Ho conosciuto il dottor Pelligra due settimane fa tramite Vincenzo Grella, che lo conosceva da più tempo, in quell’incontro gli ho rappresentato le potenzialità di un progetto come quello del Calcio Catania. Le motivazioni che hanno spinto il dottor Pelligra sono di vario tipo. Sicuramente il fatto di essere una persona nata in Australia ma figlia di emigranti catanesi e siciliani ha avuto un appeal molto importante.
Lui conosce questa zona perchè ogni anno ci torna per venire a trovare i parenti e ha sentito la voglia di fare qualcosa per la propria terra di origine. E’ un imprenditore che ha fatto fortuna in Australia, con un approccio molto sistemico in tutte le cose che fa. Vuole impegnarsi per questo progetto in un’ottica di lungo periodo, consapevole che serviranno molte risorse per arrivare nel tempo, anche oltre il suo percorso, attraverso una serie di attività e investimenti a rendere il Calcio Catania motivo d’orgoglio per i catanesi».
Manifestazione d’interesse Calcio Catania, Scibilia: “Al calcio servono strutture”
Sulla cittadina etnea e sulle sue possibilità di tornare a sognare in grande. «Catania è un città meravigliosa, che ha un grande appeal e questo progetto è molto interessante. Il Catania è un club che per bacino d’utenza e passione dei tifosi può tranquillamente ambire ad una società che rimanga stabilmente in Serie A. Collocandola all’interno di quella fascia tra la sesta e decima posizione. Non escludo che possa ambire anche ad una partecipazione all’Europa League. Fare un percorso come la Fiorentina, il Verona, l’Udinese, il Torino. Credo che questa sia la dimensione del Calcio Catania».
E per quanto riguarda Torre del Grifo? «Per fare calcio servono le strutture. E per fare qualcosa d’importante Torre del Grifo è un asset che può aiutare a sviluppare molti progetti di tipo sportivo e sociale. In questo momento non è un asset nella disponibilità del Comune e del libero mercato, ma è in seno ad una procedura concorsuale, pertanto non potrà che passare attraverso una procedura ad evidenza pubblica. Il nostro interesse è poterci entrare prima possibile. I curatori ci hanno dato la disponibilità a concedere la struttura eventualmente in affitto, fin tanto che non emetteranno il bando.»
La replica di Giannone per la manifestazione d’interesse del Calcio Catania
Luca Giovannone, uno dei cinque pretendenti, ha inviato a Itasportpress.it il business plan redatto insieme al direttore sportivo Angelo Fabiani che ha portato, due anni fa, la Salernitana in serie A contro il Monza del magnate Silvio Berlusconi che rimase in B. Spetterà all’Amministrazione comunale scegliere il progetto ritenuto più idoneo per avviare il rilancio del club rossazzurro ma intanto ecco il business plan di Giovannone.
«E’ ora di fare chiarezza, per rispetto dei magnifici tifosi del Catania, prima che sia troppo tardi! Negli ultimo decennio sono stati ingannati troppe volte! Nella totale trasparenza che mi ha contraddistinto dal primo giorno che mi sono presentato a Catania e non avendo nulla da nascondere e tanto meno scheletri nell’armadio, rendo pubblico il business quadriennale, come richiesto dal Comune di Catania tra i documenti da presentare nella Manifestazione di Interesse nell’articolo 2 lettera e.»
«Ilari ha dichiarato che il patrimonio di Pelligra è inferiore. Il patrimonio è un dato interessante e bisogna sapere di ognuno dei 5 partecipanti l’esatta entità senza permettere nessuno giochi di prestigio. Il business plan è ancora più importante e però deve essere credibile. Altro elemento importante per comprendere la credibilità dei 5 interlocutori è l’attestazione di solvibilità finanziaria richiesta dal Comune di Catania, come da articolo 2 lettera f della manifestazione di interesse.
E precisamente la solvibilità economica e finanziaria e la capacità di apporto finanziario dei soci, computata nell’arco del primo quadriennio, dovrà’ essere comprovata da un’apposita dichiarazione, rilasciata da un istituto di credito iscritto all’ABI o da una Banca di un Paese estero di rilevante importanza con cui i soci abbiano rapporti economici da più di un anno, che ne attesti la base finanziaria, la stima dell’operatore bancario e i requisiti di solvibilità rispetto agli impegni economici assunti nel piano previsionale dei costi di cui alla lettera e).»
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