Il nostro ultimo articolo dedicato all’emergenza del Covid19 risale ormai al 29 aprile. Parliamo di quasi due mesi fa, probabilmente il lasso di tempo più lungo da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria. Eppure, è veramente come si urlava qualche anno fa, “non ci ‘nné coviddi”? Oppure, per il terzo anno di fila, stiamo assistendo alla classica tregua estiva, causata dall’arrivo del caldo? I dati dei contagi sono scesi ancora una volta e questa è, chiaramente, una buona notizia. Qualcuno però pensa che in Italia sia già sbarcato Omicron5.
L’ultima delle mutazioni del pernicioso virus che ha portato il mondo a chiudersi per diversi mesi è il responsabile di diverse ondate nel resto d’Europa. Nel mondo, infatti, la pandemia è ben lungi dall’essersi esaurita. Solo qualche settimana fa la Cina ha riaperto dopo l’ennesimo lockdown, segno che il virus non è ancora del tutto sconfitto. Omicron5 nel frattempo sembra essere divenuto la variante più diffusa e anche in Sicilia cresce la preoccupazione. Ai microfoni di Cataniatoday ha parlato il commissario emergenza Covid di Catania, Pino Liberti, cercando di fare il punto della situazione.
Liberti: “Non abbassare la guardia, anche se non è detto sia Omicron5”
Il primo invito è sempre quello: mai abbassare la guardia. Già in passato il Covid ci ha mostrato quanto pericolosamente può ribaltare situazioni, anche quelle in cui si pensa che tutto stia volgendo alla fine. «Ufficialmente ci sono poco più di seimila soggetti positivi. C’è stato un momento in cui era eravamo arrivati fino a cinquemila contagiati sotto monitoraggio, ma ultimamente sembra di nuovo esserci una risalita di contagi».
Dietro l’inversione della curva c’è già chi ha appunto parlato di Omicron5, di cui sono stati riscontrati casi a Palermo. Tuttavia, gli esperti sono ancora molto prudenti sui giudizi: «Sto mandando un centinaio di tamponi positivi a sequenziare per capire anche da noi sia arrivata la nuova variante. Manca il dato di ufficialità ma il sospetto è forte, avremo conferma tra qualche giorno».
«Il covid ci ha dimostrato che può essere sorprendente. Come ogni estate stiamo assistendo ad una flessione curva epidemiologica. Ma occorre sottolineare che oggi stiamo facendo molti meno tamponi ufficiali. Dai dati ufficiali mancano all’appello i tanti positivi con tampone fai da te, che preferiscono non segnalare nulla. Quindi di fatto non sappiamo quale sia l‘entità vera dei contagiati. Tutti gli esperti sono concordi nell’immaginare che al dato complessivo dei positivi ufficiali questo numero debba essere moltiplicato per tre se non addirittura per quattro. Ma il dato che ci impone una riflessione è quello legato ala percentuale dei positivi che troviamo rispetto ai tamponi effettuati, che varia sempre tra il 14 e il 20%. Questo è un dato che va attenzionato e ci dice che bisogna mantenere sempre la guardia alta».
Liberti: “Quarta dose, raddoppiano le dosi”
Il vaccino si conferma ancora una volta la nostra migliore arma e sembrano pensarla così anche gli over80, pronti alla quarta dose. Anzi, come confermato da Liberti, c’è stato un progressivo aumento, tanto da segnare un incremento del servizio recentemente costituito e chiamato “Recall vaccini”.
«Abbiamo raddoppiato le dosi somministrate» ha spiegato il commissario «Abbiamo rivolto la nostra attenzione ad una platea di 42 mila over 80 e devo dire, con molta sorpresa, che alla nostra sollecitazione stanno rispondendo bene. Non solo, ci sono anche 1500 richieste di vaccino a domicilio. Motivo per cui abbiamo rafforzato il sistema delle immunizzazioni domiciliari, aggiungendo auto e personale a fronte delle numerose richieste».
Ritorno alla normalità?
Ma quindi, è ancora così lontano il tanto agognato ritorno alla normalità? «Premesso che bisogna sempre rimanere vigili sulla situazione il nostro obiettivo è quello di tornare alla normalità, con la piena operatività di tutti i reparti».
Nel frattempo, a fine mese scade il mandato come commissario: «Sono molto riconoscente al governo regionale per la fiducia che mi ha concesso. Resto a disposizione e qualunque decisione verrà presa mi renderà felice. Soprattutto di rimanere con questi ragazzi che meritano un grande ringraziamento da parte di tutta la popolazione, perchè la Sicilia ha risposto molto bene alla pandemia, nonostante ci fosse grande scetticismo».
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