Palermo è una città meravigliosa, e questo non solo perché ricca di storia, arte e folklore, ma perché la sua cultura si estende anche all’area culinaria. Un turista che si trovi nel capoluogo di regione siciliano infatti non avrà che l’imbarazzo della scelta: potrà vedere cose meravigliose, ma anche mangiare prelibatezze famose ovunque e street foods unici nel loro genere. Palermo può sorprenderci con la varietà delle sue proposte e, siamo sicuri, non lascerà nessun palato insoddisfatto.
Potete esplorare Palermo con uno dei suggestivi itinerari, diversi come sfaccettata e variopinta è la città, che abbiamo preparato per voi:
- Palermo: un itinerario da non perdere
- Palermo: dai Quattro Canti al museo archeologico Maomertino
- Palermo: percorsi per cosa vedere in città
Così, mentre scoprite passo passo Palermo, potrete lasciarvi sedurre anche dai suoi profumi, dalle sue tradizioni e dai suoi sapori. Per non farsi mancare nulla il sottoscritto, in qualità di reporter, è andato a testare in prima persona – è un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.
Ecco dunque i nostri consigli su quello che non deve assolutamente mancare, come assaggi, nella terra della Conca d’Oro.
Cosa mangiare a Palermo
Arancina
Cominciamo in ordine alfabetico: A come Arancina, B come buonissima. Non importa che, nella filologica diatriba che oppone oriente e occidente, ci sia una vocale differente: il mio palato ha mercanteggiato una tregua istantanea. Rigorosamente di forma rotonda, con un interno prelibato avvolto da una croccante e dorata frittura, l’arancina è la famosissima “palla di riso” ripiena di condimento. Ma attenzione a chiamarla “classica”: la varietà e la disponibilità dei gusti, soprattutto in attività specializzate come Kepalle potrebbe stupirvi. E farvi innamorare, perdutamente.
Fritturine
Restiamo sul fritto, che a Palermo padroneggiano con grande maestria. In generale, la Sicilia è il paese del fritto – praticamente siamo i coniatori del motto “fritto è meglio”. Non lasciatevi ingannare dalla tradizionale cucina della nonna: più di una volta, per digerire, abbiamo dovuto ricorrere ai nostri siculi geni addestrati. In ogni caso Palermo non sfigura affatto in questa antica contesa: se volete trovare eccellenti fritti, magari di buonissimo pesce o verdure, non basta che andare in uno dei diversi locali che popolano il centro e sedersi a gustare un “coppo”, il classico cono di carta che assomiglia in questi casi a una cornucopia di classica memoria.
Pane & Panelle
Ok, lo ammetto, ho un problema per il pane & panelle. Sarà per il masochistico impulso che mi porta ad assumere quantità smodate di carboidrati incurante di qualsivoglia conseguenza, sarà che ogni volta che l’ho assaggiato – in diversi punti di Palermo – l’ho sempre trovato buonissimo. Sta di fatto che se andate a Palermo non potete esimervi dal gustarne uno. Ovviamente, stiamo parlando di qualcosa di fritto (non ve lo avevo preannunciato?), per la precisione una frittella di farina di ceci, servite soprattutto in mezzo alle Mafalde – forme di pane di circa 200 grammi con la crosta ricoperta di semi di sesamo (a Palermo detto “cimino, gigiolena o giuggiulena”).
Sfincione
Adesso ci addentriamo in un territorio meno conosciuto, meno “mainstream” se vogliamo, ma non per questo meno intrigante. Se state camminando per le via di Palermo o state facendo visita a uno dei suoi splendidi mercati, come per esempio la Vucciria, il Capo, il Borgo Vecchio, ed infine quello assai antico di Ballarò, potrete avvistare dei simpatici carretti. Ecco, diffidate dal loro aspetto amichevole e tranquillo, giacché essi rappresentano una vera e propria minaccia per la vostra forma fisica. Non importa quanti kilometri macinerete passando da un capo all’altro della città e ammirando le diverse opere d’arte. Lo sfincione, prodotto tipico del palermitano e simbolo del suo street food, è un pane pizza abbastanza alto e morbido e per questo in latino chiamato spongia – da cui poi il suo attuale nome. Condito con salsa di pomodoro, acciughe, cipolla, origano e pezzetti di caciocavallo ragusano, è servito caldo. Imperdibile.
Cannoli
Siamo arrivati all’ultima di queste prelibatezze di questo (primo) excursus sulle bontà palermitane e, come si suol dire, dulcis in fundo. Altro grande classico conosciuto in tutto il mondo e forse proprio per questo rivisitato con grande arte dai palermitani. Anche qui infatti le varianti di gusto e le sperimentazioni sul tema non si contano e non rimane che provarle tutte per decidere quale sia la migliore. Io mi sono fermato da Cannolissimo, vicino la Cattedrale, ma voi potete scegliere praticamente qualsiasi negozio vogliate a Palermo: sono tutti buonissimi e saranno una tentazione costante nel corso delle vostre passeggiate.
Ovviamente, questi cinque piatti non esauriscono la presentazioni delle tante buonissime cose che potrete trovare a Palermo. Continuate a seguirci!
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