Palermo è una città unica, che ci invidiano da ogni parte del mondo. Siamo talmente assuefatti alla sua bellezza da dimenticare, come spesso succede con molte altre città e zone siciliane, quanto essa sia preziosa. Palermo è una città estremamente variopinta, con una quantità di attrazioni in grado di saziare anche i palati dei turisti più esigenti.
Per questo motivo, non ci è sembrato rispettoso parlare velocemente di Palermo e abbiamo scelto di dedicare tre articoli di approfondimento al nostro capoluogo di regione. Tre percorsi che, passo dopo passo, presentano la città e che vi permetteranno di immergervi nella straordinaria storia e cultura della “Conca d’oro”.
Se volete scoprire gli altri due percorsi che abbiamo preparato per voi, non vi resta che leggere Palermo: un itinerario da non perdere e Palermo: dai Quattro Canti al museo archeologico Maormino.
Palermo: da via Garibaldi a via Vittorio Emanuele
Si parte da via Garibaldi, dove incontriamo il tardo quattrocentesco palazzo Aiutamicristo, più volte manomesso in epoche successive. Sul retro del palazzo si trova la chiesa della SS. Trinità della La Magione: eretta nel 1191-93 in belle forme normanne, conserva nell’attiguo oratorio una Crocifissione (affresco quattrocentesco). Lungo la vicina via Lincon incontriamo l’orto botanico, con un giardino di circa dieci, e villa Giulia o Fiora, giardino pubblico impiantato nel 1778. Si prosegue lungo il foro italico: in piazza della Kalsa si incontrano della chiesa settecentesca di S. Teresa: le decorazioni a stucco dell’interno sono del Serpotta.
L’orto botanico di Palermo
In via Alloro si trova il palazzo Abatellis, edificato alla fine del Quattrocento in forme tardogotiche con influssi catalani, che ospita la galleria regionale della Sicilia: questa raccoglie opere d’arte dell’età medievale al XVIII secolo. Tra gli artisti rappresentati : A. Veneziano, Antonello da Messina, Palma il Giovane, Mattia Preti.
Sempre lungo la via Alloro si erge il fianco sinistro, con bel portale gotico, della chiesa di S. Maria degli Angeli detta la Gancia, costruita nel Quattrocento e con una sobria facciata, conserva all’interno numerose opere d’arte fra cui: sculture di A. Gagini e della sua scuola, la Madonna e le SS. Caterina e Agata (1528) dipinte da A. Palermo, stucchi del Serpotta, Nozze della Vergine e Natività di V. da Pavia.
Nella vicina piazza Marina si incontra il palazzo Chiaromonte, innalzato dall’omonima potente famiglia tra il 1306 e il 1380; sulla piazza sono il giardino Garibaldi e il palazzo Fatta con il museo internazionale delle marionette. Poco lontano incontriamo la chiesa di S. Francesco d’Assisi nella piazza omonima; costruita nel 1255-57, fu in seguito ripetutamente modificata. Interessanti nella facciata una rosa riccamente scolpita e il portale del XIV secolo, e all’interno dell’arcone d’accesso alla quarta cappella sinistra (1469) di F. Laurana e P. de Bonitate. Numerose opere d’arte adornano l’interno ( P. Novelli, G. Serpotta, i Gegini, P. de Bonitate). Proprio accanto alla chiesa sorge l’oratorio di S. Lorenzo, in via Immacolatella, eretto nel Cinquecento. Tra il 1698 e il 1710 G. Serpotta eseguì la ricca decorazione dell’interno, considerata la sua massima opera.
Si prende a destra la via Vittorio Emanuele che termina di fronte al mare con la scenografica porta Felice, del XVII secolo. Tornando sui nostri passi, in via Porto Salvo incontriamo la chiesa di S. Maria del Porto Salvo, ideata da A. Gagini ed eretta a partire dal 1526 in forme miste (si notano elementi rinascimentali e gotico-catalani). Nella vicina via Vittorio Emanuele sorge la chiesa di S. Maria della Catena, del tardo VI secolo, con tre portali sulla facciata preceduta da un portico a tre archi.
Palermo: da corso dei Mille sino al viale Duca degli Abruzzi
Partendo invece da corso dei Mille con S. Giovanni dei Lebbrosi, fondata seconda la tradizione nel 1071 da Roberto il Guiscardo; notevole all’interno un Crocifisso del XV secolo. Poco distante, sul fiume Oreto, si trova il ponte dell’Ammiraglio, del XII secolo. Risalendo il fiume, presso il cimitero di S. Orsola s’impone la chiesa di S. Spirito o del Vespro, che prende il nome dalla rivolta antiangioina che qui scoppiò nel 1282. Lungo via Oreto e poi svoltando a destra si raggiunge la chiesa quattrocentesca di S. Maria di Gesù.
Tornando verso il centro, in corso Calatafimi incontriamo la Cuba, costruzione a forma di parallelepipedo edificata nel 1180; faceva parte del grandioso parco ideato dal re normanno Guglielmo II. Lungo il corso Calatafimi è anche il bel parco privato villa Tasca. Dirigendosi verso via Pitré, ci imbattiamo nel seicentesco convento dei Cappuccini nella piazza omonima, noto per le sue catacombe. Per via Corradino di Svevia e via Edrisi si raggiunge la Zisa, nella piazza omonima, splendido palazzo eretto attorno al 1160 e ultimato da Guglielmo II.
Proseguendo ancora verso nord, in viale Duca degli Abruzzi, incontriamo il parco della Favorita, magnifico giardino pubblico ideato per il re Federico II e la regina Maria Carolina; subito dopo l’ingresso si trovano la palazzina cinese e il museo etnografico siciliano Pitré. Poco lontano si estende il vasto quartiere che accoglie spazi della fiera del Mediterraneo. Salendo le pendici del monte Pellegrino raggiungiamo il seicentesco santuario di S. Rosalia, con annessa grotta-sacello dove la santa protettrice della città dimorò fino alla morte (1116).
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