Palermo: un itinerario da non perdere

Palermo è una città meravigliosa, capoluogo di regione della Sicilia. Una città ricchissima di storia, cultura, tradizione, collocata ai piedi del monte Pellegrino, sul limite della fertile conca d’Oro. Una gemma incastonata nella nostra bellissima isola, alla quale sarebbe impossibile dedicare un solo articolo. Abbiamo quindi deciso – pur mantenendo una trattazione molto sintetica –…

palermo fontana pretoria

Palermo è una città meravigliosa, capoluogo di regione della Sicilia. Una città ricchissima di storia, cultura, tradizione, collocata ai piedi del monte Pellegrino, sul limite della fertile conca d’Oro. Una gemma incastonata nella nostra bellissima isola, alla quale sarebbe impossibile dedicare un solo articolo.
Abbiamo quindi deciso – pur mantenendo una trattazione molto sintetica – di articolare i nostri consigli per la visita a Palermo in tre itinerari. Cercheremo passo dopo passo di mostrarvi quanto ricca e splendida sia il nostro capoluogo di regione.
Il primo di questi itinerari è interamente percorribile a piedi! (Anzi, è suggerito farlo dato che è centro storico)

Palermo: S. Giovanni degli Eremiti e la cappella palatina

Il nostro itinerario inizia da via dei Benedettini dalla chiesa di S. Giovanni degli Eremiti, una delle più celebri architetture normanne a Palermo; fu eretta per volontà di Ruggero II nel 1142-48 e adibita a cappella funebre per i dignitari di corte. Sulla quadrata volumetria esterna risaltano le cupole rosse orientaleggianti. L’interno spoglio è a croce latina, a navata unica con tre absidi; notevole il chiostro con archi acuti sorretti da colonne binate del XIII secolo. In piazza della Vittoria si estende lo splendido giardino di villa Bonanno con resi di edifici d’età romana; sul lato orientale si innalza il trecentesco palazzo Sclafani, con un’architettura intrecciata ed eleganti bifore, e su quello orientale il palazzo dei Normanni, imponente costruzione eretta dagli Arabi nel IX secolo, ingrandita dai Normanni e ristrutturata in età sveva; la facciata è del 161. All’interno si visitano la cappella palatina e gli appartamenti reali. La cappella palatina (1152-40), al primo piano, è esemplare dell’arte normanna nella città. Sulla parte alta della pareti corre il ciclo di mosaici (XII sec.) di artisti bizantini; nelle navatelle e nella navata centrale sono rappresentati le Storie dei SS. Pietro e Paolo ed Episodi del Vecchio Testamento. Per quanto attiene alla decorazione del santuario, eseguita intorno al 1143, ci limitiamo a citare il Cristo Pantocratore fra angeli e arcangeli nella cupola. Gli appartamenti reali al secondo piano hanno interessanti sale tra cui la sala del Parlamento o di Ercole e la sala di Re Ruggero con Scene di Caccia, ciclo musivo eseguito intorno al 1170.
palazzodeinormanni

Palermo: la cattedrale

Al termine di via Vittorio Emanuele si apre la Porta Nuova, innalzata nel 1538- 84 per celebrare la venuta dell’imperatore Carlo V. La cattedrale dedicata all’Assunta, si staglia al di là dell’ampio piano-giardino aperto nel 1452 e delimitato da una recinzione in marmo coronata da statue d’età barocca. Innalzata nel XII sec., subì numerose ristrutturazioni tra il XIV e il XVIII secolo, coronate infine dall’aggiunta della cupola: due torri angolari fiancheggiano la facciata del Tre-Quattrocento, riccamente decorata, con il portale del XIV secolo. Notevoli il campanile , eretto su una torre alto-medievale, e il fianco destro, con un ricco repertorio di decorazioni che si ripetono nella zona absidale, parte meglio conservata dell’originaria costruzione normanna. Qui, nel portico a tre arconi, si apre un portale del XV secolo su cui è una duecentesca Madonna a mosaico. Tra le opere all’interno, rifatto nel Settecento, menzioniamo alcune sculture di Antonello Gagini.
Nell’adiacente via Bonello si trova il museo diocesano, ospitato nei locali del palazzo arcivescovile originario del XV secolo. Tra le tantissime opere annotiamo una Madonna orante e la scultura del Viaggio in Egitto della Sacra Famiglia.
Palermo Cattedrale

Palermo: la fontana Pretoria e S. Maria dell’Ammiraglio

Proseguendo lungo via Vittorio Emanuele si incontrano la biblioteca nazionale e la chiesa seicentesca di S. Giuseppe dei Teatini, dall’interno ricco di sculture e pitture. Superati i Quattro Canti cioè la scenografica e barocca piazza Vigliena realizzata tra il 1609 e il 160, si giunge alla fontana Pretoria, nella piazza omonima; con statue allegoriche, balaustrate e scale della metà del Cinquecento.
palermo fontana pretoria
 
In posizione dominante rispetto alla piazza sono le attigue costruzioni di S. Cataldo e della Martorana o S. Maria dell’Ammiraglio, quest’ultima è una splendida costruzione normanna eretta nel 11143 che subì numerose ristrutturazioni nel XVI e soprattutto nei XVIII secolo, epoca a cui risale la fronte concava; di grande rilievo la torre campanaria di tipo arabo normanno. L’interno, a tre navate con cappella barocca (1686), vanta uno splendido ciclo musivo d’età normanna eseguito da maestranze bizantine e aiuti locali.
La chiesa di S. Cataldo fu innalzata intorno al 1160 e restaurata alla fine del XIX sec. L’esterno, sormontato da tre cupole rosse, ha un coronamento a merli di tipo arabo. Il palazzo dell’università si affaccia su via Maqueda, altra grande strada barocca del centro storico, dove si ferma il nostro primo itinerario.
Palermo via Maqueda

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