La Salsiccia al ceppo di Linguaglossa e caliceddi è una ricetta tipica siciliana, della zona dell’Etneo che si consuma nel giorno di San Martino.
La tradizione impone l’utilizzo di carne di suino (come guanciale, lardo, pancetta, spalla), un budello di media grandezza, semi di finocchietto selvatico, sale e pepe. Di fondamentale importanza è anche il ceppo dell’albero di quercia, che servirà come ripiano dove verrà lavorata la salsiccia.
Procedimento per la preparazione
Procedimento per la preparazione
Per realizzare la Salsiccia di ceppo di Linguaglossa e caliceddi è necessario 1 kg di carne per salsiccia, 20 gr di sale, del pepe, dei semi di finocchietto selvatico e 800 gr di caliceddi. Per cominciare tagliare la carne in pezzettini molto piccoli, e iniziare a lavorarla come se fosse un impasto di pane, quindi utilizzare i pugni delle mano per incorporare perfettamente i semi di finocchietto selvatico, il sale e il pepe, così da insaporirla perfettamente.
Dopodiché è possibile procedere con l’insaccare della carne nel budello, aiutandosi con il macchinario adatto a queste operazioni, infatti basterà infilare il budello nel beccuccio del macchinario e riempire con il composto di carne facendo attenzione a non far passare aria.
Cottura della Salsiccia di ceppo di Linguaglossa e caliceddi
Dopo la sua lavorazione, la salsiccia deve riposare qualche ora prima di essere arrostita alla brace.
Per cuocerla bisogna adagiarla a spirale sulla griglia con la brace ardente per quasi mezz’ora. Durante la sua cottura si potranno lavare e lessare i calicceddi, che verranno poi conditi con un filo di olio una volta che la salsiccia sarà cotta, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso novello dell’Etna.
Per cuocerla bisogna adagiarla a spirale sulla griglia con la brace ardente per quasi mezz’ora. Durante la sua cottura si potranno lavare e lessare i calicceddi, che verranno poi conditi con un filo di olio una volta che la salsiccia sarà cotta, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso novello dell’Etna.
Lascia un commento