Per professione, come scelta, io lavoro con le parole. Lavoro con le parole quando scrivo quotidianamente su questo blog, che da due anni è entrato a fare parte della mia vita. Lavoro con le parole quando progetto, spiego ai miei alunni, racconto storie, comunico. Eppure oggi, spero di avere la vostra comprensione, ho avuto difficoltà a cominciare quest’articolo. Ho fissato lo schermo immobile, un po’ invidiando chi almeno può fissare un caldo foglio di carta, aspettando che qualcosa dentro di me – come la marea – cambiasse per sua sponte. Mi sono dovuto forzare per cominciare, una cosa rara per me, abituato a lavorare con le parole. Perché oggi non è un articolo come tutti gli altri, è un articolo per dire addio a un amico di Cataniablog.it, il dott. Roberto Luca.
Roberto Luca, una “vita indomabile”
Trovo profondamente ingiusto provare a raccontare la vita di Roberto in quello che potrebbe essere un trafiletto quotidiano. Certo, ero nato a Misterbianco, città alla quale era rimasto sempre legato. Aveva studiato Giurisprudenza, mosso dalla passione per i diritti e la politica ed era divenuto conosciuto e stimato imprenditore nel settore farmaceutico. Una classe scomoda, quella dell’imprenditore, in Sicilia: sempre chiamati “alle armi” quando vi è la necessità di creare posti di lavoro, sempre fra i primi a essere abbandonati nelle crisi (qualcuno ha detto pandemia?). Eppure lui di questo non si era mai preoccupato: aveva portato avanti la sua attività, risanando farmacie in stato prefallimentare, preservando così servizi e posti di lavoro che sarebbero andati viceversa perduti. Lavoro per il quale imprescindibili erano le competenze manageriali e lo spirito imprenditoriale.
Ma non era ancora abbastanza. E allora, l’impegno nella politica per Sant’Agata li Battiati, il comune nel quale viveva. Politica per passione e per vocazione, giacché Roberto non si è mai tirato indietro, neppure quando (negli ultimi periodi, ormai anziano) era lui a incalzare noi giovani. Come replicare lo sguardo mai domo e sempre propositivo, digitando dei tasti? Come rendere giustizia alla sua voglia di spendersi per la comunità, senza apparire banali? Quando si arriva a “una certa età” – e il dottore vi era giunto, vivendo una vita piena, intensa, animata da molti affetti e da grandi soddisfazioni – la tentazione più forte è sempre quella di mollare. Ma lui no: non era fatto, geneticamente, per mollare.
Roberto Luca: la passione politica, l’impegno per Sant’Agata li Battiati
Una lunghissima carriera nella politica, cominciata oltre quarant’anni fa. Roberto Luca ha dapprima offerto il proprio contributo alla collettività nella figura di consigliere comunale a partire dagli anni Ottanta. Ha poi ricoperto il mandato di assessore con delega ai servizi finanziari e ai servizi cimiteriali per tre diverse amministrazioni, che hanno riconosciuto in lui una figura di riferimento per la città.
Fedele ai suoi principi e a un’ideale etico di politica, Roberto Luca è stato Presidente del Consiglio comunale dal 1997 al 2000. Anche dopo, non si era mai rassegnato ad accontentarsi e trovava sempre il modo per battagliare e migliorare la sua città. Era nuovamente candidato alle elezioni, lui che con l’ultimo mandato aveva deciso di rinunciare alla sua indennità in un momento difficile. Perché anche questo era Roberto Luca: passionale quando si trattava di battagliare, deciso al punto d’essere divisivo, d’indole generosa.
Un carattere unico
In questi casi, per la nostra tradizione siciliana e italiana per di più, siamo sempre portati a pensare che ciò che viene detto di qualcuno che ci ha lasciato è formulato con la volontà di non spendere mai una parola sgradevole. Il dott. Luca certamente aveva i suoi difetti, come tutti noi li abbiamo. Ma erano quei difetti forse a caratterizzarlo ancora più dei pregi, e forse a rendergli ancora più giustizia in questo piccolo ritratto dedicatogli.
La testarda determinazione con cui difendeva le idee in cui credeva, anche a costo d’apparire anacronistico o nostalgico. Il legame a una politica fatta di uomini, appartenuta a un tempo andato e mai più ritrovato. La costante ricerca di un severo perfezionismo, verso sé e da parte di chi con lui collaborava. Il bisogno di non lasciare nulla d’intentato quando desiderava avvicinarsi a un progetto o un prodotto che aveva in mente. L’incapacità di lasciare andare, di passare sopra le cose che riteneva importanti. E poi chissà quanti altri, piccoli e grandi difetti, increspature nella cortesia e nella gentilezza (quando non nella vera galanteria). Un uomo d’altri tempi, ad altri tempi rubato e ora ad altri tempi restituito.
La passione per la letteratura
Appassionato della vita, aveva impresso tale sentimento sulla carta, componendo di sua mano cinque pamphlet dal formato tascabile. Scrigni di “pensieri brevi in parole e immagini”, ognuno di essi è fedele testimone dei pensieri e delle aspirazioni che hanno animato Roberto Luca. Qualche tempo addietro io stesso, dopo averli letti, ne parlai così:
” Quello che emerge dai libri del dott. Roberto Luca è un mosaico di policrome istantanee, stratificazioni di ricordi e pensieri. Il susseguirsi di tali frammenti ricompone una prisma di emozioni, ognuna delle quali autonoma e al contempo corale.
Così l’amore, la famiglia, le amicizie, i collaboratori, la gioventù, l’impegno civile ma anche l’ironia, l’invettiva, il tedio e la malinconia: tutto si spiralizza e si compenetra, ricomponendosi senza dissonanze.
Una galleria di momenti e di pensieri quali memoria di una “vita indomabile”, leonino corrispettivo dell’ideale dannunziano, mai doma e generosa nelle sue forze.“
Oggi, tutti i ragazzi di Cataniablog.it saluta il dott. Roberto Luca, che prima di tutto è stato per noi un amico.
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