L’architetto e ingegnere Salvatore Zhara Buda è nato a Catania il nel 1770 ed è stato adottato dal matematico Giuseppe Zahra Buda, illustre matematico e professore universitario di origini maltesi.
A lui si deve buona parte della riqualificazione urbana di Catania, a partire dal Teatro Massimo Bellini ubicato in Piazza Nuovaluce, per il quale ha attuato un grandioso progetto di ricostruzione a seguito di un devastante terremoto verificatosi nel 1693 che ha raso completamente al suolo la città.
Grazie alla sua mente brillante, l’opera è stata fin da subito considerata una delle più rivoluzionarie ed innovative d’Italia.
Per il completamento di quest’ultima, si è però dovuto attendere diversi decenni, in quanto i lavori sono stati interrotti a causa della mancanza sufficiente di fondi.
L’autore non ha pertanto potuto assistere al loro termine e alla rispettiva inaugurazione della struttura.
L’autore non ha pertanto potuto assistere al loro termine e alla rispettiva inaugurazione della struttura.
Un’altra opera progettata da Zhara Buda è la Ex Manifattura Tabacchi situata in Via Garibaldi, strada situata in pieno centro Catania.
L’edificio è stato costruito agli inizi dell’Ottocento per diventare la caserma dell’esercito reale, visto che la Sicilia era all’epoca governata dai Borboni.
La struttuta architettonica risulta ben delineata, è dotata di numerosi balconi ed inferriate collocate su tutte le finestre del piano terra. Al centro della facciata è infine presente un orologio.
Ma non è tutto: il brillante professionista ha anche diretto i lavori di riparazione alla chiesa di Aci Bonaccorsi, poiché anch’essa ha subito i danni di una scossa del 20 febbraio 1818.
Non sono da tralasciare nemmeno il porto artificiale degli Scoglitti e Palazzo Pedagaggi.
Il primo sarebbe avrebbe dovuto trovarsi in provincia di Ragusa e aveva lo scopo di facilitare l’ormeggio dei vascelli, che senza la sua presenza sarebbero rimasti alla fonda e avrebbero dovuto pertanto essere caricati da alcune chiatte, ma tale progetto non è mai stato portato a termine a causa dell’intervento dell’architetto Antonio Gentile, il quale ha espresso parere negativo, poiché la zona era colpita da folate di vento eccessive.
Per quanto riguarda invece Palazzo Pedagaggi, è doveroso segnalare che l’imponente edificio sorge in Via Vittorio Emanuele e occupa l’intero isolato costituito da Via Pedagaggi, Piazza Cutelli e Via Luigi Sorrentino.
L’architetto Salvatore Zahra Buda ne ideò completamente il progetto, i lavori hanno avuto inizio nel 1803 e sono stati portati a termine per mano di Mario Musumeci nel 1809.
Il professionista si è spento nel 1832 all’età di 71 anni.
Il professionista si è spento nel 1832 all’età di 71 anni.
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