L’ultimo tragico evento, che ha coinvolto la famiglia Vaccalluzzo, ha riaperto dolorosamente la ferita delle morti sul lavoro. La questione della sicurezza sul lavoro a Catania in questo momento, come in molte altre parti d’Italia, è critica: basti pensare che secondo quanto riportato da Collettiva.it .”Gli infortuni sul lavoro in Sicilia hanno registrato nel 2022, da gennaio a maggio, un incremento del 65% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Sono infatti stati 15.604 contro i 9.449 del 2021. I morti sono stati 20, con l’esclusione dei decessi per Covid, contro i 22 dell’anno precedente.”
L’ultimo di questi incidenti è appunto quello occorso a Nino Vaccalluzzo, perito martedì 13 settembre a causa di un’esplosione avvenuta all’esterno della fabbrica. Il 62enne, conosciuto e stimato imprenditore, ha perso la vita a causa di una deflagrazione che però sarebbe avvenuto all’esterno del capannone e che non avrebbe coinvolto altri soggetti, come inizialmente si era ipotizzato. Nessun incendio si sarebbe propagato in seguito.
L’ultimo addio a Vaccalluzzo
L’ultimo saluto al mastro dell’arte pirotecnica è stato dato ieri nella Chiesa Matrice San Nicola di Bari. Riportiamo il messaggio di cordoglio del sindaco di Trecastagni, Pippo Messina, cittadina dove risiedeva Nino Vaccalluzzo. “Cari concittadini, purtroppo un altro lutto colpisce la nostra cittadina; ci ha lasciato, inaspettatamente, Antonino Vaccalluzzo, maestro pirotecnico da tutti conosciuto per la grande maestria nella preparazione e nell’uso dei fuochi d’artificio. È sempre difficile accettare la morte, specialmente quella di un caro amico, la vita ci insegna ogni giorno quanto tutto sia fugace e breve. Mi restano i ricordi delle lunghe chiacchierate e della passione che metteva nel suo lavoro. A nome di tutta la cittadinanza porgo le condoglianze alla famiglia, soprattutto al figlio Marco, avvocato, componente del nucleo di valutazione del nostro comune, nella speranza che l’affetto e la vicinanza della comunità possa essere di aiuto e conforto in questo triste e doloroso momento“.
Sicurezza sul lavoro Catania, Ugl: “Si allunga l’elenco dei morti in provincia”
Anche nel comunicato stampa del 13 settembre 2022, l’Ugl torna con dolore sull’incidente sul lavoro nella fabbrica di fuochi pirotecnici a Belpasso. “Si allunga il triste elenco di morti in provincia. Non serve repressione, ma sensibilizzazione sul tema della sicurezza.”
“Ad un mese dall’ultima tragedia la provincia di Catania continua ad allungare il triste elenco di morto sul lavoro. Il quinto decesso in soli nove mesi dall’inizio dell’anno, a segnare un pesantissimo bilancio di morti bianche nel nostro territorio caratterizzato da tanti perché. Sebbene spetterà a chi di competenza fare luce su quest’ennesima disgrazia, non possiamo che evidenziare ancora una volta la totale indifferenza da parte della politica rispetto ad un tema, come quello sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che deve essere al primo posto in tutti i settori.
Non servono azioni repressive spettacolari o montagne di burocrazia, ma occorre un supplemento incisivo di sensibilizzazione ed una maggiore cultura diffusa laddove esiste anche soltanto un posto di lavoro. E’ questo quello che invochiamo davanti ad una nuova storia di lacrime e disperazione. Alla famiglia Vaccalluzzo, che ha sempre portato con orgoglio in alto il nome della città di Catania nel mondo, da leader del settore pirotecnico artigianale, vogliamo esprimere il nostro cordoglio porgendo le più sentite condoglianze.” Lo dichiara il segretario territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci.
Acciaierie Sicilia, in vista un nuovo stop produzione
E insieme al dolore per la mancata sicurezza sul lavoro a Catania, l’Ugl torna a puntare i fari anche sul nuovo stop della produzione delle Acciaierie di Sicilia, a pochi giorni dalla ripresa delle attività. “Costi insostenibili e mercato fermo. Se continua così a Catania rischiamo il deserto”
Dopo soli pochi giorni dalla ripresa delle attività, a seguito del fermo imposto ad agosto, l’azienda leader nel settore siderurgico si trova nuovamente a fare i conti con il pesante rincaro dei costi per l’energia e con un mercato che si sta muovendo a rilento. Da qui la nuova amara comunicazione da parte dei vertici aziendali ai lavoratori, con l’annuncio della sospensione dei lavori per tutta la prossima settimana.
“La situazione è ormai oltre il dramma – dichiara fortemente preoccupato il segretario provinciale della Ugl Metalmeccanici, Angelo Mazzeo. Continuano ad arrivare in ditta bollette esorbitanti che, sommate all’ormai ben nota problematica dei vari svantaggi connessi all’insularità oltre ad una frenata delle commesse (dovuta principalmente alla concorrenza fortissima di altre realtà industriali), stanno rendendo quasi impossibile il mantenimento in vita anche di un’impresa così grande. Ci troviamo di fronte ad uno scenario in cui l’imprenditore vorrebbe continuare a lavorare e creare sviluppo, ma deve fare i conti con un incremento di spese di oltre il 200% e con aiuti disposti dallo Stato che non servono neanche a garantire un minimo di sollievo – fa notare Mazzeo.
“In più ogni giorno che passa assistiamo ad una ridda di proclami e parole, che non servono a nulla se non a creare ancor più confusione mentre la disperazione di lavoratori e imprenditori inizia a diventare palpabile. Catania non può permettersi di perdere Acciaierie di Sicilia e non solo, ma al contrario dalla nostra città deve alzarsi un potente grido di allarme perché qua si rischia davvero il deserto e la povertà assoluta se le cose continuano in questo modo. “
“A tutti i partecipanti alle elezioni regionali e nazionali ed agli esponenti politici ancora in carica e non ricandidati, chiediamo di intervenire in modo concreto e corale nei confronti del Governo Draghi. Se molla la prima azienda, l’effetto domino può essere devastante e soltanto un determinante intervento tempestivo del Governo può salvare occupazione ed economia nel settore metalmeccanico. Come organizzazione sindacale, rimanendo sempre vigili, siamo pronti a far sentire la nostra voce per difendere il diritto al lavoro, contro ogni forma di becera speculazione – conclude il segretario provinciale di Ugl Metalmeccanici.”
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