Costruito ad una altitudine di 424 m. sulla cima di una collina dei monti Iblei, Sortino gode di un panorama mozzafiato delle valli circostanti e si caratterizza per la bellezza dei suoi paesaggi e dei suoi monumenti.
Sortino un po’ di storia
La storia di Sortino si perde nei secoli passati, ne è testimone la necropoli di Pantalica le cui origini sembrano risalire al secolo XIII a. C. , necropoli che è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità.
Prima del terremoto del 1693 il paese sorgeva a sud-est del sito attuale, poi, dopo essere stato raso completamente al suolo, venne ricostruito dove si trova oggi e cioè sulla collina Cugno del Rizzo.
Oggi, Sortino si sviluppa intorno a due vie principali che si intersecano tra loro perpendicolarmente: Corso Umberto I e via Libertà.
Il punto d’incontro tra le due vie crea una piazza di forma ottagonale detta dei Quattro Canti.
5 cose da vedere
1-Chiesa della Natività
Vero e proprio capolavoro dell’arte barocca, la Chiesa della Natività è stata costruita a partire dal 1757 e finita nel 1779.
L’imponente facciata , convessa al centro e concava lateralmente, è alta 30 metri.
Il colore bianco della pietra calcarea, con la quale la chiesa è stata costruita, insieme al movimento della facciata, crea giochi di luci e ombre che rendono ricco e splendido tutto l’insieme.
L’interno presenta una sola navata, interessante l’abside che contiene un altare di marmo e sopra questo un quadro raffigurante la Natività.
Ai lati di quest’ultimo sono poste due statue: la Fede e la Speranza.
Sopra del vestibolo una gelosia bombata ci fa capire che questa chiesa era annessa al Monastero di Montevergine ove vivevano le suore di clausura.
Il pavimento, in pregiata maiolica di Valenza, rappresenta la “Pesca Miracolosa” e la volta è caratterizzata da un affresco di Sebastiano Lo Monaco “Il trionfo della fede”.
2-Chiesa S. Giovanni Evangelista
La chiesa di S. Giovanni Evangelista, costruita dal 1734 al 1759, è la chiesa madre di Sortino.
Al primo sguardo quello che colpisce di più è l’effetto scenografico, infatti, prima di arrivare alla chiesa bisogna salire una gradinata che ci porta su una piazza.
Subito ci colpisce il suo pavimento, ricoperto da ciottoli di fiume bianchi e neri, ma non possiamo tralasciare delle graziose colonne al cui apice sono poste bellissime anfore.
Naturalmente, anche questa chiesa è in stile barocco e la facciata presenta tre statue che rappresentano: S. Giovanni, Mosè ed Elia.
Inoltre, due coppie di colonne tortili decorano l’ingresso principale.
L’interno è a tre navate e contiene numerose opere d’arte.
Bellissima la volta dipinta da Giuseppe Cristadoro, dello stesso autore, nell’abside, troviamo una tela dove viene riprodotta l’Apocalisse di S. Giovanni Evangelista.
Ad arricchire questa chiesa abbiamo delle tele del famoso pittore Vito D’Anna, il fonte battesimale e l’acquasantiera del 1556 e l’organo di Donato Del Piano di Napoli.
Sortino Chiesa e festa di S. Sofia, Necropoli di Pantalica
3- Chiesa di S. Sofia
Questa chiesa esisteva già fin dal XV secolo, anch’essa però venne distrutta dal terremoto del 1693 ed è stata ricostruita nel 1720.
Si può dire che è la chiesa più importante del paese perché la sua gente è molto devota a S. Sofia che è stata eletta Santa Patrona di Sortino.
La chiesa è preceduta da un’ampia scalinata che porta a un esteso sagrato.
Per la facciata, costruita in pieno stile barocco, è stato usato il tufo.
Essa si compone di due ordini: nel primo ritroviamo un ingresso principale, affiancato da due colonne tortili, e due ingressi minori ai suoi lati.
L’interno, a tre navate, è impreziosito da stucchi e affreschi ma l’opera più preziosa, è un Gesù alla Colonna, una statua che è sopravvissuta al terremoto del 1693.
4- Festa di S. Sofia
Il 10 settembre, a Sortino, si celebra la festa di S. Sofia, un evento spettacolare e molto sentito nel paese.
Il momento più sentito è la famosa “sciuta” cioè l’uscita dalla chiesa del fercolo con le reliquie della Santa ma tanti altri sono i momenti caratteristici della festa , tra questi ricordiamo l’inno alla Santa e i doni che le vengono offerti che vengono venduti all’incanto.
5- La necropoli di Pantalica
Vero e proprio sito di ricchezza naturalistica e archeologica la necropoli, che l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità, merita un discorso a parte ma proprio per questa Sortino merita una visita che riuscirà a soddisfare le richieste del turista più esigente.
Se volete scoprire qualche nuovo borgo, possiamo suggerirvi Militello!
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