Stadio Catania SSD, Pelligra: ne serve uno da 50mila posti

Il Catania SSD continua a far parlare di sé. Se fino a qualche settimana fa continuava a essere una delle poche squadre imbattute in tutti i campionati e ancora oggi continua la sua marcia trionfale in categoria, stavolta sono le interviste a far parlare. Per la precisione, l’intervista rilasciata dal presidente del Catania Rosario Pelligra…

Stadio Catania SSD

Il Catania SSD continua a far parlare di sé. Se fino a qualche settimana fa continuava a essere una delle poche squadre imbattute in tutti i campionati e ancora oggi continua la sua marcia trionfale in categoria, stavolta sono le interviste a far parlare. Per la precisione, l’intervista rilasciata dal presidente del Catania Rosario Pelligra ai microfoni dei tg di Antenna Sicilia e Telecolor. Ross Pelligra, vulcanico imprenditore italoaustraliano che ha letteralmente resuscitato il club rossazzurro, ha parlato anche dello stadio del Catania SSD.

Stadio Catania SSD, Pelligra: “Ingrandire il Massimino”

All’interno dell’intervista rilasciata, dopo aver tracciato un bilancio dei primi sei mesi alla guida del club rossazzurro, passando dai risultati sportivi fino al rapporto con i tifosi e le istituzioni, Pelligra ha affrontato lo spinoso discorso stadio. Il Catania dispone infatti di una struttura chiaramente d’elité per la categoria in cui attualmente milita – d’altronde, il Massimino era sino a non molto tempo fa palcoscenico di partite di serie A. Tuttavia, Pelligra guarda al passato, ma soprattutto al futuro: «In vista di una possibile scalata dalla Serie D verso altre dimensioni, penso che lo stadio Massimino vada ampliato. Catania è una città che ha storia, entusiasmo ritrovato, ha voglia di rivivere le atmosfere della Serie A. Quando abbiamo rilevato la titolarità del calcio a Catania, abbiamo cominciato da zero. Abbiamo esaminato un budget per costruirlo da zero, e costerebbe meno rispetto a un ampliamento che possa contenere non più 20 mila persone, ma 40-50 mila.»

Pelligra

Il presidente ha poi proseguito: «Ma lo stadio di Cibali ha una storia importante, è stato ed è la casa del calcio in città. Abbiamo grande rispetto per l’amore che i tifosi hanno, dunque stiamo pensando al modo di ampliare la struttura. Qualcuno mi chiedeva chi me l’avesse fatto fare. Io avevo fiducia nella squadra dei dirigenti che s’ è formata in pochissimo tempo, tutti stanno continuando a portare avanti con straordinario impegno il progetto tracciato in estate. Siamo primi in classifica, adesso e lo siamo stati fin dall’inizio. I tifosi arrivano allo stadio sempre più numerosi e incitano il Catania con senso di appartenenza. Questo chiedo a me stesso e a tutta la città ogni giorno: di rispettare quella maglia che i calciatori indossano rappresentando una comunità numerosa».

Stadio Catania SSD: le parole di Pelligra, i dubbi dei tifosi

Insolitamente, le parole non ha destato grande entusiasmo fra i tifosi, quantomeno fra quelli che hanno replicato alle parole del presidente sui social. C’era chi, dimostrando un inappuntabile spirito scettico tipicamente siciliano, indicava nella quantità massiccia di posti il sintomo di una frase poco realistica. Tifosi che invece replicavano che le priorità della società sarebbero di certo dovute essere altre. C’è anche chi reputava decisamente inappropriato il numero dei posti ipotizzati: con 50mila posti previsti il rischio, sempre a detta dei tifosi, è quello di replicare l’esperienza di stadi ben più blasonati. Stadi che appunto dispongono di moltissimi posti a sedere ma che finiscono per essere puntualmente semivuoti se non in poche circostanze, in occasioni di partite particolarmente seguite. Quante volte questo potrebbe succedere al Catania SSD, quantomeno prima di raggiungere di nuovo la massima serie?

Ulteriore dubbio, dobbiamo ammettere piuttosto lecito, riguarda la scelta di mantenere il Massimino in caso di ampliamento. E questo al netto delle validissime e condivisibili parole avanzate dal presidente Pelligra, che mostrano un attaccamento alla maglia e alla storia del Catania difficilmente replicabile. Tuttavia, come fatto notare dai tifosi, un ampliamento simile per uno stadio comunque al centro della città vorrebbe dire una paralisi immediata del quartiere. Anche per questioni urbanistiche quindi non sarebbe meglio ipotizzare una nuova struttura, fuori città e più facile da raggiungere, stando anche quanto detto dal presidente – ovvero che dovrebbe costare meno?

…E torre del Grifo?

Qualche settimana fa la Gazzetta dello Sport aveva a scriverne così: «Ogni giorno che passa grava come un macigno sulla soluzione di un caso davvero ingarbugliato perché la curatela fallimentare non ha ancora mosso foglia per sciogliere una serie di nodi che, ad oggi, tengono fermi i movimenti. Bisogna prima sciogliere i nodi (e sono piuttosto complicati, essendo di carattere penale e civile) e poi capire che margini di manovra esistono. Forse, per l’impianto avveniristico chiuso ormai dal 9 aprile, qualcosa potrebbe mutare entro la fine di gennaio.»

torre del grifo

Sicuramente l’impianto potrebbe risolvere quantomeno i problemi legati agli allenamenti del Catania SSD. Eppure, al momento tutto tace: nessuna novità quindi su un fronte che potrebbe sbloccare molto sui destini dei rossazzurri a oggi.

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