L’affascinante cittadina di Acireale si estende su un altopiano affacciato sulle splendide scogliere a ridosso del mar Ionio, a pochi chilometri da Catania. In pieno centro storico si trova Piazza del Duomo che si apre intorno agli edifici storici e importanti: le due principali basiliche e il Palazzo Municipale sono apprezzati gioielli dello stile architettonico barocco.
Teatro Vincenzo Bellini Acireale
A pochi passi dalla piazza centrale, in via Romeo, sorge il Teatro Vincenzo Bellini, punto di riferimento culturale per Acireale fin dalla fine del 1800.
Nel secolo scorso la cittadina era un polo principale per la cultura di tutta la Sicilia e della Calabria, con sedi di scuole e collegi universitari prestigiosi, al punto che era chiamata la “città degli studi”. Il fermento culturale di giovani che arrivano per studiare dalla costa orientale dell’isola e dalle zone ioniche calabresi, favorì la costruzione di nuovi edifici, sia per la loro accoglienza, sia come luoghi di aggregazione sociale e culturale.In questo clima mosso da spirito intellettuale, venne dato l’incarico all’architetto “Carmelo Sciuto” di progettare e realizzare un teatro per la città. All’inizio del 1870 venne così inaugurato il teatro Vincenzo Bellini, dedicato al celebre compositore italiano nato a Catania e morto in giovane età.
Ancora non era stato costruito l’omonimo teatro a Catania e in pochissimo tempo il teatro Vincenzo Bellini di Acireale divenne il foyer del tempo, destinato a essere ancora più importante nel secolo seguente, con stagioni teatrali sempre più ricche e attraenti dal punto di vista degli artisti che si esibivano.
Nel secolo scorso la cittadina era un polo principale per la cultura di tutta la Sicilia e della Calabria, con sedi di scuole e collegi universitari prestigiosi, al punto che era chiamata la “città degli studi”. Il fermento culturale di giovani che arrivano per studiare dalla costa orientale dell’isola e dalle zone ioniche calabresi, favorì la costruzione di nuovi edifici, sia per la loro accoglienza, sia come luoghi di aggregazione sociale e culturale.In questo clima mosso da spirito intellettuale, venne dato l’incarico all’architetto “Carmelo Sciuto” di progettare e realizzare un teatro per la città. All’inizio del 1870 venne così inaugurato il teatro Vincenzo Bellini, dedicato al celebre compositore italiano nato a Catania e morto in giovane età.
Ancora non era stato costruito l’omonimo teatro a Catania e in pochissimo tempo il teatro Vincenzo Bellini di Acireale divenne il foyer del tempo, destinato a essere ancora più importante nel secolo seguente, con stagioni teatrali sempre più ricche e attraenti dal punto di vista degli artisti che si esibivano.
Purtroppo il 1952 fu un anno nefasto per il teatro Bellini di Acireale perché un devastante incendio doloso lo distrusse in maniera quasi irrimediabile.
Iniziarono comunque i lavori di restauro per riportarlo in vita ma ben presto si bloccarono per l’insufficienza di finanziamenti, rimandando anche la manutenzione e le modifiche necessarie con le normative di sicurezza.Soltanto nel 2014 l’ammistrazione comunale, con a capo il sindaco “Roberto Barbagallo”, mosse un encomiabile impegno per ridare lustro al teatro, rendendolo di nuovo accessibile, pronto per accogliere la cultura e l’arte della città. Nacque così la “Fondazione Bellini”, impegnata all’apertura del teatro agli eventi artistici e culturali, portando avanti anche un piano per restaurarlo.Purtroppo, nonostante l’impegno della fondazione, il teatro non riuscì a riavere il ruolo per cui era nato. Le sue aperture al pubblico coincidono soltanto con eventi cittadini e mostre d’arte, piuttosto che per l’esibizione di artisti, tra attori e cantanti, e compagnie culturali.
Oggi alcune mostre storiche coincidono con eventi della città, come le sagre estive che attirano turisti dalla costa orientale della Sicilia. È il caso della Sagra della Granita – della Nivarata che è stato motivo nel 2017 per lanciare la storica mostra dedicata alla granita, proprio nei locali del teatro Vincenzo Bellini.
Ancora oggi gli acesi ricordano gli splendori del teatro ai tempi in cui la comunità di Acireale rappresentava un importante polo culturale e artistico per tutta l’isola, capace di accogliere intellettuali e studiosi eccellenti. I più nostalgici continuano a chiedersi se l’edificio un giorno potrà mai rivivere quegli anni splendidi.
Iniziarono comunque i lavori di restauro per riportarlo in vita ma ben presto si bloccarono per l’insufficienza di finanziamenti, rimandando anche la manutenzione e le modifiche necessarie con le normative di sicurezza.Soltanto nel 2014 l’ammistrazione comunale, con a capo il sindaco “Roberto Barbagallo”, mosse un encomiabile impegno per ridare lustro al teatro, rendendolo di nuovo accessibile, pronto per accogliere la cultura e l’arte della città. Nacque così la “Fondazione Bellini”, impegnata all’apertura del teatro agli eventi artistici e culturali, portando avanti anche un piano per restaurarlo.Purtroppo, nonostante l’impegno della fondazione, il teatro non riuscì a riavere il ruolo per cui era nato. Le sue aperture al pubblico coincidono soltanto con eventi cittadini e mostre d’arte, piuttosto che per l’esibizione di artisti, tra attori e cantanti, e compagnie culturali.
Oggi alcune mostre storiche coincidono con eventi della città, come le sagre estive che attirano turisti dalla costa orientale della Sicilia. È il caso della Sagra della Granita – della Nivarata che è stato motivo nel 2017 per lanciare la storica mostra dedicata alla granita, proprio nei locali del teatro Vincenzo Bellini.
Ancora oggi gli acesi ricordano gli splendori del teatro ai tempi in cui la comunità di Acireale rappresentava un importante polo culturale e artistico per tutta l’isola, capace di accogliere intellettuali e studiosi eccellenti. I più nostalgici continuano a chiedersi se l’edificio un giorno potrà mai rivivere quegli anni splendidi.
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