Un risveglio turbolento, quello di questa mattina 31 agosto per la zona del palermitano. Alle 6.14 è stato infatti avvertito nitidamente un terremoto, che ha causato preoccupazione nella popolazione della fascia costiera e delle Madonie, principali zona interessate dal fenomeno. Tantissime le persone che, per paura di ulteriori scosse, si sono riversate per strada in attesa di ulteriori sviluppi. Moltissime anche le segnalazioni ai vigili del fuoco, ma non sono stati registrati danni. In tal senso, questo è la migliore delle notizie: il sisma pare infatti non aver causato vittime e danni ingenti, quantomeno nel momento in cui scriviamo questo articolo.
I social, in ogni caso, sono pieni di testimonianze di persone che esprimono il loro timore – chi ha perso il sonno, chi scrive che il terremoto ha fatto “tremare ogni cosa”. “In camera da letto ho sentito l’armadio ballare”, dice il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, che dopo alcune telefonate di controllo si è rassicurato. La scossa è stata percepita nella sua intensità soprattutto a Campofelice di Roccella, Lascari e Gratteri. Come siciliani, conosciamo bene la paura che può istillare un fenomeno di questo tipo – siamo vicini ai nostri amici di Palermo.
Le rilevazioni dell’INGV
La scossa è stato inoltre rilevata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, dal quale è stata classificata fra 4.4 e il 4.8 di magnitudo. L’epicentro dell’evento sismico è stato localizzato in mare aperto al largo della costa tra Cefalù e Lascari (latitudine 38.12 longitudine 13.89), a una profondità di circa sei chilometri. La scossa è stata seguita da due repliche di magnitudo 2.0 alle ore 6,23 e 2.2 alle 6,39.
Da segnalare che – sempre secondo le rilevazioni dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – altre scosse di minore intensità si sono verificate nelle ultime ore, sempre nella provincia di Palermo e precisamente nella costa centro settentrionale (alle 18.58 e alle 19.14 di ieri e alle 6.23 e 6.39 di stamattina).
Terremoto Palermo: Disservizi e ritardi
Nell’attesa, a dita incrociate, della conferma che il sisma non abbia causato vittime e danni, rimangono i ritardi e i disservizi che sono normali dopo un evento di questo tipo. Sulle linee di treni in direzione Palermo, proprio a causa del sisma, si registrano ritardi di 2 ore o superiori. E’ difficilissimo al momento prevedere se e quando la situazione rientrerà a regime, dato che gli aggiornamenti attualmente sono costanti.
Etna: non si ferma l’attività
Anche l’Etna, negli ultimi giorni, ha ripreso a emettere boati e cenere vulcanica in abbondanza, che è andata a ricoprire principalmente la zona di Giarre. La situazione però sembra osservare un momento di lieve ripresa proprio in questi giorni, come riportato dall’ultimo comunicato dall’INGV: “L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica dalle ore 20.00 UTC circa si registra la ripresa di una debole attività stromboliana al CSE.
L’andamento dell’ampiezza media del tremore vulcanico, dalle 20:00 UTC, è caratterizzato da fluttuazioni su valori medio-bassi. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è ubicato in corrispondenza del cratere Bocca Nuova ad una elevazione di circa 2700 m sul livello del mare. L’attività infrasonica si mantiene su livelli bassi.
L’analisi dei segnali di deformazione del suolo non mostra variazioni di rilievo sulle reti GNSS e clinometrica.”
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