Finalmente dopo mesi di sacrifici ci siamo: da oggi, anche la Sicilia è zona bianca. Il raggiungimento della fascia di restrizioni minime arriva giusto in tempo con l’impennata delle temperature e rende certamente più sopportabile il clima afoso della nostra isola, anche se si attende ancora l’abolizione dell’obbligo delle mascherine all’esterno.
La Sicilia raggiunge quindi, insieme a Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Toscana e Provincia autonoma di Bolzano, le altre regioni che erano precedentemente entrate in zona bianca. Una notizia che non può che farci sorridere, soprattutto alla luce di quanti investimenti e sacrifici sono stati fatti da tutti noi in tal senso. Adesso, con le ripartenze delle stagioni turistiche, dei matrimoni e di quasi tutto il comparto dell’intrattenimento, l’auspicio è che si possa ritrovare presto serenità. In particolare, si spera in una ripartenza di tipo economico; per questo motivo sarà sempre un buon adagio non dimenticare quanto successo sinora.
Zona bianca: cosa cambia
COPRIFUOCO – la prima novità da segnalare è l’abolizione del coprifuoco, che stava diventando un’annosa questione, anche in sede politica. Non sarà più obbligatorio il rientro alla propria abitazione entro la mezzanotte.
SPOSTAMENTI – Per le zone bianche, valgono le seguenti norme riguardanti gli spostamenti: non ci sono limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso altre località della zona bianca; senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate; verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una “certificazione verde COVID-19” valida, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
BAR E RISTORANTI – Secondo le Faq del governo, le attività di ristorazione possono riprendere la loro regolare attività in termini di orario. Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Le nuove regole prevedono che in zona bianca all’aperto non ci siano limiti di persone ai tavoli (tra i quali deve esserci comunque il distanziamento di un metro), mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone salvo che siano tutti conviventi.
VISITE AD AMICI E PARENTI – Anche su questo fronte si allentano moltissimo le maglie: sempre consentito far visita ai parenti, in zona bianca adesso è possibile farlo senza restrizione alcuna. Se invece si fa visita a qualcuno in zona gialla, il limite si estende a un massimo di 4 persone, con l’aggiunta dei figli minorenni (o altri minori di 18 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e delle persone con disabilità o non autosufficienti. Permane, ovviamente, in questo caso il coprifuoco a mezzanotte.
TRASPORTO PUBBLICO – Rimangono invariate le norme di prevenzione del contagio relative all’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici e privati.
Zona bianca Sicilia: mascherina sì o no?
La mascherina rimane un tasto dolentissimo, specialmente in Sicilia dove la temperatura è spesso inclemente. Il clima politico si è già acceso sulla questione mascherine, con l’ipotesi di togliere l’obbligo all’esterno a partire dal 5 luglio o (addirittura) già dal 28 giugno. Al momento, infatti, anche in zona bianca persiste l’obbligo d’indossare la mascherina sia al chiuso, sia nei luoghi all’aperto. Fanno eccezione solo i bambini inferiori ai sei anni d’età, persone la cui patologia ne impedisce l’uso oppure operatori o persone che, per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente).
Esenti dall’obbligo di mascherina, oltre coloro ovviamente che stanno consumando un pasto, stanno praticando attività fisica.
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